L’altra sera il “compitino” Mi ricordo. Questa sera, in opposizione: Non mi ricordo.
Ma prima, come accadrà fino all’otto o al nove novembre, un altro contributo per dire no a tutte le guerre no alla loro celebrazione. E’ un nostro caro amico che questa sera affigge le sue parole nella bacheca virtuale della pace.
Il resto è solo silenzio
di Renzo Montagnoli
Mute distese di verde sferzate dal vento
percorse da lunghe linee bianche
lontano è il rumore del mare
un rombo aspro, quasi rauco
che si spezza contro l’alta costa.
Sembrano soldati impettiti
fermi in eterno sull’attenti
cippi marmorei, un nome e due date
tutto quel che resta di un uomo.
Scende una pioggia fine
da questo cielo spesso imbronciato
lacrime di madri e spose lontane
mesti ricordi che il tempo smorza
fra echi di nuove battaglie
pianti rinnovati
altre distese crocefisse a sogni
che mai prenderanno il volo.
Soffia forte il vento
brontola il mare
tutto il resto è solo silenzio.
(Ai caduti di tutte le guerre)
Non mi ricordo… Eh, mica facile dire cosa non mi ricordo. Perché per lo meno ci vorrebbe un interlocutore che ti chieda: ti ricordi quando? Ti ricordi chi? E allora sì, potrei dire no, non me lo ricordo.
Come quando mi hai chiesto ti ricordi quella volta, a Roma? E io ti ho detto no, non me lo ricordo, mica ci sono stata a Roma con te, chissà con chi ci sei andato. E tu mi hai detto è inutile che ti porti in giro, allora, se non ti ricordi neanche che siamo andati a Roma. E io non ho detto. Ma ho pensato che non è che mi portavi in giro, ma mi prendevi in giro. Che c’è una certa differenza, e non solo verbale.
Cosa non mi ricordo, allora?
Non mi ricordo un sacco di cose che ho imparato a scuola, tipo
come trovare la radice quadrata di 7895
Il teorema di Euclide
(quello di Pitagora, sì)
La quinta declinazione latina.
(ma anche per le altre, insomma… )
Cos’è una biscroma
I titoli di tutte le opere scritte da Vincenzo Monti
Cosa sono gli avverbi opinativi
La data della battaglia del Trasimeno
Chi, era contro chi, nella sopraccitata battaglia
Non mi ricordo un sacco di cose così, che ho imparato a scuola.
E allora mi chiedo cosa ci sono andata a fare, a scuola.
Non mi ricordo, ma proprio non me lo ricordo la prima volta che ho visto il mare.
Non so se è una scusante il fatto che avevo quattro mesi.
Non mi ricordo la formazione del Bologna, quello che fu accusato di dopping.
Non mi ricordo la faccia di quel ragazzo che per un mese tutte le volte che ci incontravamo al bar Lydia mi chiedeva: ma tu mi ami? con un accento strano perché era franco-canadese e studiava da ambasciatore.
Non mi ricordo il nome del prof con cui ho dato italiano uno all’università. Quello dell’assistente sì e anche che era uno stronzo, mi ricordo.
Non mi ricordo quando sono nata. La sensazione che ho provato, voglio dire.
La data, però, me la ricordo.
Non mi ricorderò quando morirò. Neanche la data.
Per insormontabili difficoltà tecniche.
Bologna, 26 ottobre ore 11,51 (solare)
Invece questa canzone me la ricordo, e in questi giorni me la ricordo ancora di più. Chissà perchè?
Fabrizio De Andrè La canzone del maggio
Comunicato del 31 ottobre 2008[..] Anche dal particolare la storia: , di Rino Armato. . E’ sotto gli occhi tutti quelli che vogliono vedere, ma soprattutto è . Gli di Corrado Guzzon. Il di Milvia Comastri. , da Patrizius. [..]
Milvia, tu klo sai che adesso, invece di mattermi a stirare o a correggere i temi, passerò la mattina a cercare la data della battaglia del Trasimeno e i titoli delle opere del Monti? La quinta declinazione invece, no, me la ricordo. E anche che cosa è una biscroma :-)))
Sono tante le nozioni che dimentichiamo, ma basterebbe spulciare sui testi per ricordare: si accende la lampadina dei cassetti della memoria. La memoria serve per non dimenticare gli errori… soprattutto! Il dolore delle guerre e di quelle in corso devono far riflettere affinché non si commettano massacri inutili. Commemorare quei massacri è inutile!
[OT Ot OT]
Ah! Ho scoperto di aver portato in finalissima da Laura e Lory il tuo racconto :-)))))))))
Sono molto felice, brava brava!
🙂
Anch’io ho sempre sostenuto il tuo racconto ed oggi l’ho votato. Complimenti.
è un bellissimo racconto, milvia.
fino all’ultimo sono stata incerta..
bravissima, comunque.
ps
io non ricordo assolutamente, e sono vent’anni buoni che periodicamente me lo richiedo, chi fosse un tizio, certamente noto, che una sera incontrai al cinema, mi abbracciò chiamandomi per nome e informandosi sulla famiglia e gli amici e se ne andò lasciandomi a macerarmi nell’incertezza.
non era l’etÃÂ , non poteva esserlo ancora.
è che sono proprio rincoglionita, da sempre.
😦
@Annalisa: Più o meno di cosa sia una biscroma lâidea ce lâhoâ¦Più o meno. Per il restoâ¦manco il sapore di glassa alla fragola, ho.
Grazie di cuore, Annalisa: sono molto contenta che tu abbia sostenuto il mio racconto.
@Annamaria: âLa memoria serve per non dimenticare gli erroriâ, o, meglio, dovrebbe servire per questo. Ma gli errori, purtroppo, si ripetonoâ¦
Grazie anche a te, cara Annamaria, per aver sostenuto con tanto entusiasmo âSolo per il tuo beneâ. Mi ha fatto molto piacere.
@Gea: Grazie anche a te, Gea. Mi piace che tu lo consideri âun bellissimo raccontoâ.
Per lâepisodio che racconti, poi, mi hai fatto sorridere. Sai, capita anche a me, e non solo ora che sono vecchietta. Adesso, però, ho imparato a chiedere. Timidamente domando: scusa, maâ¦sì, so che ti conoscoâ¦maâ¦insommaâ¦quandoâ¦?
E così scopro il mistero.
Ciao a tutte! E grazie ancora per tutto.
Milvia