Ne hanno parlato:
Alberto Masala
che riporta una lettera di Franco (Bifo) Berardi.
Fharenheit Radio 3
La Shoah che parla italiano
E io, io cosa dico, su questa giornata della memoria?
Solo una cosa. Che se mi metto a riflettere intensamente su tutti i genocidi, sulla barbarie, sugli orrori che l’uomo è stato capace di perpetrare verso i suoi simili, mi viene il desiderio di poter rinascere: non donna, non appartenente a una disumana umanità, ma gatto. Gatto, sì, che ha più anima, un gatto.
E poi lascio parlare un Poeta, che sapeva bene di cosa parlava:
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi)
Non ci sono stati sopravvissuti
Non possono dirsi sopravvissuti
quelle ombre dallo sguardo senza luce
che ondeggiano nel regno della morte
quando arrivano le truppe a liberarle.
Si aprono i cancelli dell’orrendo luogo,
ma libertà è già morta,
trucidata da belve senza cuore.
Trascinarono fuori i loro corpi
misere ossa e pelle come carta.
Lasciarono nel campo
l’anima incenerita.
Si portarono appresso
solo un canto di morte
trascritto su una stella
di stoffa colorata.
E questo è il video, è la musica che ho scelto.
.. le tue parole sono di una tristezza senza fine…
Bella la prima poesia, anche se all’inizio, per via del titolo (Se questo è un uomo) pensavo si riferisse a un certo personaggio di Arcore, ma la seconda è ancora meglio, piena di malinconica forza e soprattutto senza cadere in frasi trite e ritrite.
Mi piacciono soprattutto questi tre versi:
“Si aprono i cancelli dellâorrendo luogo,
ma libertà è già morta,
trucidata da belve senza cuore.”
Hanno il pregio di estendere il concetto a qualsiasi violenza e quindi non solo quella nazista.
Brava!
Lo scapestrato del web
Non si può che sentire tanto dolore… Giulia
un abbraccio
mi piace la tua misura delle cose
alberto
Difficile quest’anno il giorno della memoria a pochi giorni dall’orrore di Gaza. E’una spirale tragica, di odio e di follia che si avvita su se stessa e sembra non abbia mai fine.Eppure bisogna continuare a sperare che la saggezza prevalga, che l’ultima strage che abbiamo visto da qualche parte nel mondo sia davvero l’ultima…
Un bentornata e un abbraccio
Luciana
Avete notato il tempismo con cui il Papa ha graziato i lefevriani, incluso il negazionista Williamson?
Che disgusto!
Credo che ricordare sia giusto e doveroso, ma debba anche insegnarci a far sì che certe cose non accadano nuovamente.
Giustamente questo giorno ricorda i 6 milioni di morti di fede ebraica: ma non dimentichiamoci che non furono solo queste le vittime della follia umana. Disabili, zingari, donne, omosessuali, c’erano anche loro ad Auschwitz, Buchenvald, e anche alla risiera di San Saba.
A volte ho l’impressione che si cerchi ancora vendetta per questi morti, colpendo però le persone sbagliate. Come a Gaza.
Orrori del passato e genocidi sistematici nel presente. Razzismo e follia xenofoba intorno a noi.
Dubito fortemente che l’uomo possa essere colto da saggezza…
Grazie per la tua poesia, per la citazione importantissima di Primo Levi e, molto meno importante, per quella con il mio link.
Un abbraccio
Comunicato del 28 gennaio 2009[..] Non è proprio una commemorazione del giorno della memoria, ma c’è un collegamento indiretto in Su Letteratitudine. Sul Giorno della memoria: [..]
@Aracne: grazie della visita, Aracne. Torna quando vuoi.
@Scapestrato: Beh, mi hai fatto sorridere con quel riferimento ad Arcoreâ¦
Non penso che la mia poesia sia migliore di quella di Levi, ma ti ringrazio per averlo scritto.
Ciao, e ritorna a trovarmi.
@Giulia: Tristezza, e anche rabbia. Ciao, Giulia!
@Alberto: Grazie! Che bella cosa hai dettoâ¦
@Luciana: Anche se è pura utopia, sperare, sognare, aiuta a vincere la desolazione.
Un abbraccio forte forte, Luciana.
@Massimo: certo che ho notato⦠Disgustoso davvero. E poi mi chiedo come si può essere negazionisti⦠Solo un pazzo, può esserlo.
@Roxana: ricco commento, il tuo. No, non posso dimenticare che non sono stati solo gli ebrei, vittime di quella immane strage. Ogni tanto infatti, in qualche post ne parlo. E scrissi pure una poesia, su questo, tempo fa.
Non so, comunque, se da questo incivile e bestiale passato se ne trarrà insegnamento. Purtroppo lâuomo è il peggior nemico dellâumanità . Vedi appunto Gaza, e lâAfricaâ¦
Ti abbraccio e grazie.
Milvia
Anche io con un video ,-)
Ciao Milvia!
http://puntolineasuperficiereanto.blogspot.com/2009/01/non-dimenticare.html
Antonio, è bellissimo!
Ti ho lasciato un commento (da te).
Ciao.
Milvia