Non voglio entrare in merito alla colpevolezza o innocenza di Guido Bertolaso. Voglio solo riportare una sua dichiarazione, che leggo oggi su Il sole 24 ore:
“Faccio le valigie in un minuto se Berlusconi me lo chiede”.
Forse sbaglio io, ma sono convinta che quando si occupano cariche istituzionali e per disavventura o per validi motivi si viene indagati dalla Magistratura la prima cosa da fare, senza se e senza ma (odio questa abusata espressione, ma qui ci sta), sia rassegnare le dimissioni. D’altra parte, se un semplice dipendente di un’azienda viene indagato per furto, credo che, quanto meno, venga sospeso dal lavoro, magari fino a quando non si sia fatta chiarezza sull’accusa. O no?
E comunque, già il fatto che Bertolaso venga così strenuamente difeso dall’Innominabile Impunito, è già, per me, indice di forte sospetto sulla sua, da lui acclamata, innocenza. Quando mai, l’Innominabile, è stato paladino di innocenti?
Ma la cosa emersa nelle indagini di questo ennesimo scandalo scoppiato nella nostra Italietta ( ma è la parola giusta “scandalo”, oppure si deve ormai parlare di ordinaria normalità?), che mi ha suscitato veramente il vomito, reazione che credo abbiano avuto la maggioranza degli italiani, è questa telefonata che tutti ormai conoscete.
E per sapere qualcosa di più sugli squallidi protagonisti, leggete qui:
Piscicelli-Gagliardi: parenti-serpenti
Forse fra tutti i fatti delittuosi venuti fuori in questi giorni è questo il più grave. Senza forse, direi.
Vorrei che questi signori fossero portati davanti a tutti gli abruzzesi che nel terremoto hanno perso i loro affetti.
Vorrei che questi due signori fossero portati davanti a chi, nel terremoto, ha subito ferite che hanno cambiato negativamente e per sempre la vita.
Vorrei che fossero tenuti in piedi, e che davanti a questi due individui sfilassero tutte le vittime del terremoto aquilano, e che ognuna di loro gli si fermasse davanti, anche solo per un minuto, e li costringesse a guardarle negli occhi.
Vorrei che fossero portati nei cimiteri, a leggere ad alta voce le scritte sulle lapidi delle tombe dei bambini che nella terribile notte del 6 aprile 2009 hanno perso la vita.
Io vorrei, a volte, non appartenere alla razza umana, che, a volte, di umano non ha proprio niente.
Io vorrei, a volte, essere un gatto. Molto meglio, un gatto, di certi uomini.
Eh sì, i gatti sono animali per bene, gli uomini qualche volta sono per bene anche loro, molto più spesso no.
Mirella
Ciao passo per salutarti visto ke è da prima della tua partenza ke non ti -scrivo,,,spero tu stia bene(io non tanto)ti ho letto e seguita nel tuo splendido e profondo viaggio.mi piaci e ti leggo xke sei profonda., e quando si vede la profondità nelle cose vuol dire ke si è sensibili e gentili nell’animo,di persona non ti conosco ma è quello che percepisco.,buona settimana
Il nostro sire si stava preparando un impero per scavalcare completamente il Parlamento e fare i suoi porcissimi comodi con i nostri soldi,stabilendo che le emergenze forse erano anche un suo problema intestinale o ..un’unghia incarnita di Pier Silvio.Credo anche che se un corrotto-corruttore difende qualcuno, non sia quest’ultimo tanto lindo e che se avesse un poco di dignità si dimetterebbe immediatamente ,senza pensarci due volte …ma i soldi e il potere ?La telefonata sul terremoto mi ha scosso i visceri e ancora oggi ho nausea e pesantezza di stomaco ma ..non basta.,dovrei vomitare addosso a qualcuno ,anzi a molti ma anche questo servirebbe a poco .E allora scrivo.Grazie Milvia sempre .
Tinti
c’è una cosa che mi preoccupa: ma quando non si potrà più fare uso delle intercettazioni come faremo a sapere queste cose?
anche se oramai tutto quello che succede, anche la cosa più nauseante sembra non toccare la sensibilità della maggior parte delle persone e questo per me è avvilente perché può voler dire che siamo o rassegnati o rincoglioniti oppure ci va benissimo così.
ciao Milvia
Temo ,ahimè che ci vada benissimo così…oggi chiachierando con alcune excolleghe esprimevo il mio disgusto per il termine "ripassatina"riferito ad una donna ,qualsivoglia sia ,come se fossimo Bignmi da sfogliare e ho visto nei volti indifferenza o addiriittura noia…sempre la solita che fa il cappello e lo rivolta su tutto…mannaggia !
Tinti
e loro risero[..] . non aggiungo altro, da Milvia Comastri il seguito… [..]
è una VERGOGNA!!!
sentire un premier dare addosso alla possibilità di appurare fatti criminosi anziché additare il criminale!
l’innominabile è arrivato ai vertici della sfacciatagine impunita, e tutto questo glielostanno permettendo gli ignavi, i lardosetti ladri che vorrebbero somigliargli, i vecchi sbavosi dietro le sottane adolescenti, tutti quegli italiani che non hanno altri valori che quelli della marcia chiesa e della marcia società-
Loro se la meritano un’Italia così, un paese che viene visto all’estero con raccapriccio e preoccupazione.
Il servilismo, il nepotismo, la mafia, gli appalti preordinati, le collusioni oltre ogni immaginazione.
è sempre stato così, dicono, ma oggi io credo che si siano toccati abissi di delinquenza istituzionale senza precedenti.
ma non taceremo. questo no!
Quando accadono questi scandali, ci si dimette: nel tempo che intercorre per fare chiarezza è più giusto non conservare i ruoli.
L’Italia è divenuta la patria degli scandali, cosa sta accadendo alla nostra bella nazione? A questo turpe comportamento si aggiungono individui che si sollazzano con gli scandali, anzi li montano e la marea ci investe da ogni dove: tutto funziona allo scopo. Chi si approfitta delle tragedie umane non merita di essere ritenuto un essere umano.
Buona giornata.
un caro abbraccio
annamaria
al peggio non c’è fine. l’inizio del peggio porta la data del 17 febbraio 1992: da un lato l’apertura del vaso di pandora (sapevamo, sapevamo, ma non fino a quel punto), dall’altro l’illusione che fosse possibile mettere le manette (e magari buttare la chiave) a certi individui. domani fanno 18 anni e ci ritroviamo degli effetti collaterali allora inimmaginabili. i giustizialisti siedono con il figlioccio del ladro di tre cotte alias povero esule alias "statista" a cui dedicare strade e scuole e monumenti, i giudici è meglio che tacciano, il paese se lo stanno mangiando a spizzichi e bocconi, si ride su disgrazie immani pregustandone i proventi, i pezzi di m. hanno spazi in tv, i giornalisti bravi vengono allontanati e se tornano hanno sempre la sedia che trema.
io non mi vergogno di essere umana e neanche italiana. si vergognino di portare il nome di uomo e di italiano gli elettori del centrodestra che dopo il letame che ci viene spalato addosso dovessero votare ancora per questa parte politica.
mi scuso: ogni tanto splinder mi slogga. il commento sopra è mio.
lucy
Di fronte a tanta miseria umana e morale meglio di me possono dei versi estrapolati da "Attraversamenti verticali" (Il Foglio, 2009) di Cristina Bove:
(…) in ordine di grado e di spettanza, il palmares
dell’unto del governo
povera Italia ormai una sputacchiera
se una gonna si merita lo scranno
solo perché veloce ad esser tolta…
Cari amici, dato che ritengo molto interessanti e partecipi i vostri commenti riprenderò l’argomento domani, con altre riflessioni, e avrò quindi modo di rispondere a tutti. Ora sto per uscire.
Felice serata a tutti.
Milvia
a ridaje con lo sloggo…vabbè.
vista la puntata di ballarò sul problema. la sensazione complessiva è che quando c’è da tessersi l’elogio per i bei risultati la destra è compatta, compreso bertolaso, quando c’è da assumersi delle responsabilità è sempre colpa di qualcun altro. che ne sapevo io? mica sono un poliziotto! praticamente questo è stato l’atteggiamento del pesce-in-barile-bertolaso.
ma in questo credo che gli italiani siano in gran parte fatti così. abbiamo vinto, dicono della squadra del cuore, ma dicono anche hanno perso. e poi, è sempre così figo il furbastro e il cinico. non ne verremo mai fuori.
la prsona più bella della serata era conchita de gregorio: calma, precisa, severa.
lucy
È un pensiero che spesso è passato per testa anche a me: mi vergogno di appartenere alla razza umana. Vorrei essere un gatto.
Almeno non si ammazzano tra di loro.
Anche io ,vedendo la puntata di Ballarò ho avuto sempre la solita sensazione, la colpa è degli altri ,gli onori i nostri e il disonore o il senso dell’onore sotto le scarpe.Mi è poi capitato di vedere ,dopo aver ricevuto sms da mia figlia,uno stralcio della canzone di Filiberto e sono rimasta senza parole :qualche fischio e la faccia come il c…..Inoltre mi domando :non credo che il ragazzo abbia bisogno di soldi perchè con le armi il padre è miliardario ,allora è la fama che gli manca e ,se la cerca qui ,vuol dire che siamo proprio panati ,fritti e pronti per diventare un popolo imbalsamato.Grazie
Tinti
e anche i savoia in casa e canterini e ballerini, che brindano con lo sciampagnino, sono il sintomo degli italiani brava gente. degli italiani tarallucci e vino. ho scorso ora i quotidiani on-line. mi sono spinta fino a libero, in mezzo a conati e brividi di repulsione. vi lascio immaginare i tripli salti mortali ideologici di quell’altra bella faccia, quella di belpietro. che giornalista! che duo, feltri e belpietro, fantastici! se non ci fossero bisognerebbe inventarli.
il collante e sempre Fede…
la sciolina di tutti
la faccia di culo è di prammatica
gli italiani questo vogliono.
e si credono popolo intelligente.
Opto per un cane, ma nella diversità animale la sostanza resta la stessa
Il signor Bertolaso già è stato indagato a Napoli per la gestione dei rifiuti,e nonostante il governo e lui stesso si facciano vanto di aver risolto il problema,vi assicuro che così non è.
i rifiuti sono stati solo spostati in periferia e la zona vesuviana,dove io abito,ha un’altissima percentuale di malattie oncologiche,ma questo non lo dice nessuno.
Nel nostro bel paese ,sono pochi quelli che si dimettono,di solito quelli presi con le mani nel sacco o le mutande abbassate,per il resto si aspetta che la giustizia faccia il suo corso.
Quelli che hanno riso del terremoto perchè già si spartivano gli appalti della ricostruzione sono lo specchio di quanto succede in Italia appena c’è una catastrofe,da noi si usa dire"terremoto e peste,chi spoglia e chi veste"ed ancora una volta la saggezza popolare ha ragione.
non basta lo scandolo della ricostruzione in Irpinia,no,quello non ha insegnato niente a nessuno,perchè i politici inquisiti allora sono ancora in auge.io immagino il dolore di chi ha perso tutto,di coloro che hanno seppellito i figli,di quelli che si trovano ora ancora negli alberghi,in vacanza come dice il premier,a me è toccato questo tipo di vacanza dopo il bradisismo che negli anni ottanta ha distrutto la parte di Napoli limitrofa con Pozzuoli e vi garantisco che è stato il periodo più brutto della mia vita.
certo a volte essere uomini in mezzo a questi signori è difficile,e tanto per citare un altro proverbio,più conosco gli uomini più amo gli animali ,e questi dagli animali avrebbero molto da imparare.
maria attanasio
Claudio: il cane sarebbe la mia seconda scelta.
Ciao!
Milvia
Maria: mi ha colpito molto il tuo commento, proprio perché parli di tue esperienze vissute e la tua rabbia ha una motivazione ancora più giustificabile.
Questo governo ha usato la risoluzione del problema dei rifiuti a Napoli come un fiore all’occhiello. In realtà, come tu mi confermi, non c’è stata alcuna soluzione, ma solo uno spostamento logistico. Anche questa notizia dovrebbe apparire sulle prime pagine dei giornali, invece, chissà perché nessuno ne parla. I politici sono sempre quelli, hai ragione, e se non sono loro sono i loro figli o accoliti. E, se non ci sarà una vera svolta, ne verranno altri che saranno solo loro cloni.
Ciao e grazie.
Milvia
E’ difficile comprendere la devastazione interiore che sommerge quando accadono catastrofi del genere. Immaginiamo tabula rasa di una vita, affetti compresi. Da morirci. Eppure non si muore. Si seppelliscono i morti, si ricostruiscono le case, si piange la notte per lavorare il giorno. Per chi può, prega. E va avanti. Ed è su questa tenacia del vivere, questa forza sovrumana, così umana in realtà, così istintiva e animale, così caparbia sulla quale i Signori fanno affidamento. Tutto piano piano, tornerà alla normalità, almeno in apparenza, e chi avrà da fare affari, affari farà. Dove circolano i soldi, circolano sempre i Signori.
Per quanto mi riguarda, inutile dire che è il sistema che è marcio dalle fondamenta. Bertolaso, non Bertolaso…se non ci fosse lui ce ne sarebbe un altro che farebbe la stessa cosa. Non credo che si possano rivestire cariche così importanti e con tanti soldi in circolazione, rimanendo casti e puri. Non adesso, non in Italia adesso, non in questo sistema economico. E’ proprio il sistema che fa schifo e non salva nessuno. Noi poi abbiamo un governo che questo modus operandi lo pratica e lo legalizza da anni. Quando sento inqusito uno, scandalizzati gli italiani, (a volte davvero molto ingenui o stupidi) o un altro, e gli italiani sempre scandalizzati, mi chiedo come mai non si sono mai scandalizzati di farsi governare da una persona che è salita al potere proprio per evitare processi. Tutti a venerarlo e a cosiderarlo un uomo intelligente, perseguitato, martire, genio e dio. Mah!
Sento tante persone di sinistra che hanno votato la lega per protesta. Mah!
Rimango sempre perplessa di fronte a queste manifestazioni, di adulazione, di indignazione. Purtoppo, a questi livelli di miseri slogan, li ritengo allo stesso livello. Finita una indiganzione, ne seguirà un’altra e poi un’altra, ma Bertolaso e il nostro governo rimarranno sempre lì, votati da molti, votati dalla confusione e dal condizionamento. E allora?
Io intanto comincio a stare con Di Pietro. E’ l’unico che non ha mai cambiato rotta e dalle fondamenta è partito. Io lo ricordo. Lui ha sempre detto, urlato, nel suo italiano arrotolato, che questo governo fa schifo. Sarà poca cosa, può darsi, ma finiamola di volere stare per forza sul carro dei vincitori se questo alla fine finisce nel fosso perchè viene manomesso. Giusto o sbagliato non so. Io non mi scandalizzo per Bertolaso, lui o un altro… Intanto però voterò così alle prossime elezioni. E staremo a vedere cosa succederà. A me interessa far capire da che parte sto, e io, non sto con Bertolaso.
Ciao Milvia:)
Silvia: Otiimo commento, lucido, concreto, propositivo. Ti ringrazio di cuore, Silvia. Dimostri ancora una volta di essere la bella persona che ho intuito tu sia, nei nostri due brevi incontri. E io mio intuito difficilmente sbaglia…
Un abbraccio e spero di incontrarti presto.
Milvia