Oggi, per me, è un giorno speciale. Il ventun settembre di un (bel) po’ di anni fa, esattamente alle 5, 37 del mattino, nasceva un bimbo. Beh, direte voi, ne saranno nati a centinaia, nel mondo, di bambini, proprio in quel giorno, proprio in quel momento. Però per me, e per il suo papà, era solo quel bimbo a essere speciale. Quel bimbo lì, con i suoi occhioni neri spalancati e già da subito pieni di domande e di curiosità, ci aveva reso genitori.
A quel bimbo, all’uomo che è diventato (stavo per scrivere l’aggettivo splendido, ma come madre, forse, non sarei credibile), voglio fare gli auguri più affettuosi, più sentiti, più… avvolgenti per un bellissimo compleanno.
Hai visto la foto iniziale, Alexino? Ti ricordi le ore passate a sfogliare i bei libri di Richard Skarry?
Ti ricordi Inciampino Cinciapai?
E Le favole al telefono, di Rodari, te le ricordi?
Eccone una, un po’ più sotto…
E, sotto ancora, una canzone contenuta in quella cassetta che, a furia di ascoltarla, si era consumata…
Non so se mi leggerai ( non ti avvertirò di questo post…). Se lo farai, spero non ti dispiaccia che io abbia condiviso con i miei amici virtuali, il ricordo del giorno più importante della mia e della tua vita.
Con amore
Mamma
Una mattina, al Polo Nord, l’orso bianco fiutò nell’aria un odore insolito e lo fece notare all’orsa maggiore (la minore era sua figlia):
– Che sia arrivata qualche spedizione?
Furono invece gli orsacchiotti a trovare la viola. Era una piccola violetta mammola e tremava di freddo, ma continuava coraggiosamente a profumare l’aria, perchè quello era il suo dovere.
– Mamma, papà, – gridarono gli orsacchiotti.
– Io l’avevo detto subito che c’era qualcosa di strano, – fece osservare per prima cosa l’orso bianco alla famiglia. – E secondo me non è un pesce.
– No di sicuro, – disse l’orsa maggiore, – ma non è nemmeno un uccello.
– Hai ragione anche tu, – disse l’orso, dopo averci pensato su un bel pezzo.
Prima di sera si sparse per tutto il Polo la notizia: un piccolo, strano essere profumato, di colore violetto, era apparso nel deserto di ghiaccio, si reggeva su una sola zampa e non si muoveva. A vedere la viola vennero foche e trichechi, vennero dalla Siberia le renne, dall’America i buoi muschiati, e più di lontano ancora volpi bianche, lupi e gazze marine. Tutti ammiravano il fiore sconosciuto, il suo stelo tremante, tutti aspiravano il suo profumo, ma ne restava sempre abbastanza per quelli che arrivavano ultimi ad annusare, ne restava sempre come prima.
– Per mandare tanto profumo, – disse una foca, – deve avere una riserva sotto il ghiaccio.
– Io l’avevo detto subito, – esclamò l’orso bianco, – che c’era sotto qualcosa.
Non aveva detto proprio così, ma nessuno se ne ricordava.
Un gabbiano, spedito al Sud per raccogliere informazioni, tornò con la notizia che il piccolo essere profumato si chiamava viola e che in certi paesi, laggiù, ce n’erano milioni.
– Ne sappiamo quanto prima, – osservò la foca. – Com’è che proprio questa viola è arrivata proprio qui? Vi dirò tutto il mio pensiero: mi sento alquanto perplessa.
– Come ha detto che si sente? – domandò l’orso bianco a sua moglie.
– Perplessa. Cioè, non sa che pesci pigliare.
– Ecco, – esclamò l’orso bianco, – proprio quello che penso anch’io.
Quella notte corse per tutto il Polo un pauroso scricchiolio. I ghiacci eterni tremavano come vetri e in più punti si spaccarono. La violetta mandò un profumo più intenso, come se avesse deciso di sciogliere in una sola volta l’immenso deserto gelato, per trasformarlo in un mare azzurro e caldo, o in un prato di velluto verde. Lo sforzo la esaurì. All’alba fu vista appassire, piegarsi sullo stelo, perdere il colore e la vita. Tradotto nelle nostre parole e nella nostra lingua il suo ultimo pensiero dev’essere stato pressapoco questo: – Ecco, io muoio… Ma bisognava pure che qualcuno cominciasse… Un giorno le viole giungeranno qui a milioni. I ghiacci si scioglieranno, e qui ci saranno isole, case e bambini.
Da Favole al Telefono di Gianni Rodari
E si, son bei ricordi, forse per le mamme un po' più dolorosi, ma comunque ricordi indelebili e bellissimi.
Anche se non lo conosco di persona, i miei auguri, allora, al romagnolo figlio della Rossa (e dolce) scrittrice d'assalto.Oggi forse riceverà dei regali, ma la vita gli ha già dato quelli più importanti: una mamma intelligente ed affettuosa, e un'educazione, culturale e sentimentale, ricchissima e appassionata.Un salutone ad entrambi.Franz
perfetto ho trovato un modo per fare gli auguri ad Alex…lo splendito figlio di Milvia….io posso dirlo no?Una bella coppia di madre e figlio, ciascuno dei due può essere orgoglioso/a dell'altro/a..Auguri di cuore Alex,un abbraccio ad entrambimaria
tanti tanti auguri, Alex, anche da me!ho trovato questa torta speciale… basta metterci le candeline.
Alex!!!!! Auguri, auguri, auguri, buon compleanno. E' stato bello stare con te e tua madre in quei fantastici giorni a Seneghe, .Ti vogliamo bene e ti auguriamo un mondo di felicità. Baci da Aurelio e Raffaela Soriga.
Un bacio al ragazzino.
Un ringraziamento a tutte/tutti da parte mia e da parte di Alex, che non so se abbia letto o leggerà il post: per una sorta di pudore io non gli ho detto nulla… Gemisto: No, non un po’ dolorosi… Forse un po’ malinconici, ma di una malinconia bella e dolce. Grazie della visita, Gemisto. Franz: che bellissime parole, Franz! E ora che ti dico? Grazie! Con gli occhi un po’ lucidi ti dico grazie… Maria: mia carissima amica, sei riuscita a commuovermi anche tu… Grazie di cuore anche a te, Maria cara. Cri: Una torta speciale, per il mio figliolino speciale, da un’amica speciale… Cosa si può desiderare di più? Raffaela: Famiglia Soriga!!!! Sono così contenta che Alex vi abbia conosciuto… Così, anche lui, come me, e come Mariangela Gualtieri (e come tutte le persone che vi conoscono, io credo) può testimoniare che siete una splendida famiglia.Grazie ancora e tanti baci. Savina: Da una bella donna come te Alex sarà felice di ricevere un bacio… E sono contenta che Seneghe vi abbia fatto conoscere.Buona nanna a tutti!!!Milvia
auguri auguri auguri!!!!!e grazie alla mamma per la sua consueta gentilezza
Margaret: grazie! Come vanno le costole???Milvia
Auguroni anche da me… ReAnto…Antonio
Mi unisco anch'io al coro d'auguri, con tutto il mio cuore. Il tuo scritto, cara entra nel cuore: trasuda d'amore. Spero che tuo figlio lo legga, ne resterebbe conquistato: questo è un regalo che non si deteriora e vale molto di più d'ogni altro.un abbraccio anche a te, cara mamma.annamaria
Milvia cara, tantissimi auguri ad Alex anche da parte mia, e indirettamente tantissimi auguri a te che in quel giorno di settembre, intorno alle 5,30 del mattino, ti sei data un gran daffare.Una giornata serena ad entrambi, dunque!A presto. Piera
Un augurio ad un !8enne ? bolognese.Anche da me che con la testa sono sempre lì, in Piazza Maggiore.Non hanno pubblicato l'evento su ''2torri '' ?Ora mi sentono !Ciao e passa dei bei giorni !Anche un buon momento !Anche un bel periodo !Anche degl'anni magnifici !Tonino
http://tiffanyestate.blogspot.com/2010/09/le-papillon-sue-le-rose.html Un omaggio floreale alla Sua mamma !Auguri anche a te .Tonino
Buon compleanno;Alex e buona vita a te!Tinti
Antonio: grazie anche a te! Le tue visite mi fanno sempre piacere.Carezzina a Giotto.Milvia
Annamaria: ha letto, il figliolino… E ringrazia tutte e tutti.Sei sempre dolcissima, Annamaria.Milvia
Piera: eh, sì, mi sono data proprio un gran daffare… ma ne è valsa la pena. Tu che lo hai conosciuto puoi dirlo, vero?Grazie, cara Piera, un abbraccio.Milvia
Tonino: Grazie! Sei super, Tonino!Però devo precisare che:magari il figliolino avesse 18 anni! Vorrebbe dire che io ne avrei 44!!!Bolognese, sempre il figliolino, lo è al 50%. Per l’altro 50 ha, per citare De Amicis, sangue romagnolo.Sì sì, fatti sentire da quelli di 2torri: neppure un rigo hanno scritto… E due parole, poi, per il tuo bell’omaggio floreale e musicale: davvero splendide le tue rose e splendido il coro muto della Butterfly (mi piace tantissimo, anche se io, muta, non so stare…)Volevo lasciare un commento da te, ma non ci sono riuscita per incapacità informatica.Grazie di tutto, Tonino e a presto.Milvia
Tinti: buona vita anche a te, e anche alle tue belle poesie. E grazie, cara Tinti.Milvia
Scuola dell´Opera di Bologna e l'Orchestra Tito Schipa di Lecce, porterà in scena l'opera nel teatro di città con la regia di Fabio Ceresa.Son contento che ti sia piaciuto il messaggio floreale.Per le difficoltà di commentare, non posso farci niente : io sono ospite e non amministratore.Un abbraccio e..arrisentirci .Ciao Tonino
Tonino: Il teatro di città è il teatro della tua città?Arrrrrrisentirrrrci!!!!!!Ciao!Milvia
EVVIVA!!!!! Alex ha letto tutto. Il messaggio è arrivato a destinazione cara Milvia, sei grande. Baci. Raffaela
Ciao cara Milvia,già sei cara per me , mentre per i tuoi amici già lo eri.Me ne accorgo da come ,da quanto e da come ti scrivono ,ti commentano e da come sono attenti e puntuali.A quanto pare tutti gli auguri qui espressi ,son giunti a buon fine e spero che tuo figlio abbia passato un buon anniversario.Mi chiedi di mia figlia !?Continuamo a giocare a pallacanestro ,uno contro uno,sul campetto del lido che ci ospita d'estate e , fra breve, su quello del parco.Le vacanze sono trascorse tranquillamente , in giro con la barca a vela di un amico in Grecia, così come lo scorso anno.Lei ha quasi 16 anni e scalpita per poter poi viaggiare in aereo da sola per raggiungere Bologna di cui conosce ,ormai, molte strade, linee degli autobus, librerie,gelaterie,il suo ''tempio'' del basket , il paladozza.L'invenzione che ha rivoluzionato l'era moderna, il telefonino, mi permette di seguirla e consigliarla quando non ricorda dove andare,ma ormai è fatta, avrete ben presto una nuova bolognese.Ti ringrazio per l'attenzione a quel mio scritto, ma non avevo dubbi sulla tua sensibilità di mamma.Ciao ,a prestoTonino
Raffaela: ha letto tutto, e non credo gli sia dispiaciuto… Mi ha detto dei tuoi auguri. Grazie anche da parte mia.Un abbraccio, cara RaffaelaMilvia
Tonino: ciao, caro Tonino (ricambio l’aggettivo con piacere), alla fine mio figlio ha letto ed è rimasto sorpreso e grato per tutti gli auguri che ha ricevuto… Tre immagini molto belle, nel tuo commento: tu e tua figlia protesi a fare canestro (mi ha ricordato certi bei film americani in bianco e nero…) e poi… e poi la vela… Sapessi che invidia, Tonino! E come capisco quel “tranquillamente”, perché so cosa vuol dire starsene su una barca a vela, conosco le sensazioni che si provano. Sai, se potessi, su una barca io ci vivrei. A vela, naturalmente, o, alla peggio, su un piccolo peschereccio, magari tailandese. Ma sono sogni…E la terza immagine: la tua ragazzina che scorazza per le vie della mia città, che impara a conoscerla e ad amarla. Come cittadina bolognese mi arrogo una facoltà che forse non mi compete: dono a tua figlia la cittadinanza onoraria!Felice notte, Tonino e a prestoMilvia