Nel luglio 2006 avevo lanciato nel forum di Fahrenheit un thread in cui ponevo una domanda: chi legge ancora scrittori -da me molto amati- come Remarque e Steinbeck? Fra i partecipanti alla discussione mi piacque il contributo lasciato da un certo Remo Bassini, nome per me nuovo e non abituale frequentatore del forum. Feci allora una ricerca su Google e scoprii che Remo Bassini abitava a Vercelli, era un giornalista e scrittore, dirigeva La Sesia, il periodico della sua città, aveva un blog molto interessante e che aveva appena pubblicato un libro che proprio quel giorno, il giorno in cui aveva risposto alla mia domanda, era stato presentato a Fahrenheit da Carlo D’Amicis (Lo scommettitore di Remo Bassini libro del giorno a Fahrenheit) Nel 2006, Lo scommettitore, fu poi fra i finalisti del Libro dell’anno di Fahrenheit.
Trovai anche il suo indirizzo di posta elettronica, e così, impulsivamente (spesso mi accade di fare azioni impulsive, di cui poi magari mi pento) gli scrissi una mail. Beh, di quell’atto impulsivo non mi sono certo pentita. Fra me e Remo, e poi anche con Francesca, sua moglie, è nata nel tempo una bella amicizia, e anche se non ci vediamo spesso, incontrarli per me è sempre una gioia, ancora più grande ora che la famiglia di Remo è cresciuta con l’arrivo di Federico Libero, piccolo "despota" meraviglioso.
A Il quaderno delle voci rubate, Lo scommettitore, Dicono di Clelia, La donna che parlava con i morti, da sabato, nella mia libreria, si è aggiunto Bastardo posto, l’ultimo libro, freschissimo di stampa, di Remo Bassini. Lo porterò con me in una breve vacanza che farò a fine settimana. Venerdì parto per Malaga, ritorno lunedì. Nello zainetto (misurato e pesato dagli implacabili controllori della Ryan Air) ci sarà anche lui: Bastardo posto. E sarà un’ottima lettura.
Dell’altro libro, dell’altro scrittore, dell’altro amico, ve ne parlerò i prossimi giorni. Guardate la foto di apertura: è proprio lui, Maurizio de Giovanni, lo scrittore di cui scriverò!
Prima di salutarvi, un brano tratto da “Bastardo posto”:
Oggi ha fatto un gioco, Limara.
Ha visto che domani il giornale esce con questo titolo a prima pagina, a caratteri cubitali: Gente per bene.
Il titolo giusto per un giornale che loda la città: laboriosa, tranquilla, vivace, con poca, ma proprio poca criminalità. Siamo lontani – leggeranno domani i lettori sulla prima pagina de “La Civetta”– dalle grandi metropoli sempre più invivibili.
Limara ha preso quel
Gente per bene
e lo ha sostituito, scrivendo
Bastardo posto.
Lui, ha pensato, il giornale lo farebbe uscire con questo titolo.
Il numero di caratteri, spazi compresi, sarebbe uguale: sempre quattordici. Il contenuto dell’articolo no: quello che ha in mente sarebbe esplosivo.
(Pagg. 14/15 di Bastardo posto romanzo di Remo Bassini – Perdisapop 2010)
E in assoluta sintonia:
Francesco Guccini: Piccola città, bastardo posto…
un clic su:[..] [..]
Anch'io ho letto La donna che parlava con i morti, su consiglio di un amico scrittore e mi è piaciuto molto. L'atmosfera mi ha riportata subito alla serie Quo vadis baby, piena di buio puntato da riflettori colorati, dolori antichi mai sopiti, fumo di sigaretta, amici su cui contare. Bello.
Grazie per queste segnalazioni! Buon viaggio cara Milvia, salutami Malaga.
A presto, un bacio.
annamaria
carissima,
come ti sembrano i risultati del questionario?
bacioni e a giovedì
grazie Milvia, un abbraccio e un saluto a chi passa di qua
Remo Bassini
Ho letto i Quaderni e la Donna che parlava coi morti.
mi sono piaciuti entrambi moltissimo.
leggerò appena possibile anche questo.
ciao, Milvia, ciao Remo.
Carlape: ti consiglio anche gli altri libri di Remo, Carlape! Non ho letto Quo vadis Baby della Verasani, né ho visto la serie televisiva, quindi non so far paragoni…
Ciao!
Milvia
Annamaria: Certo, che ti saluterò Malaga!
Un bacio
Milvia
Margaret: ho risposto…
Ciao, e buona giornata
Milvia
Remo: che gentile, a passare di qua! Grazie a te, di tutto, Remo.
Ricambio l'abbraccio, con affetto.
Milvia
Cri: grazie per la segnalazione! Vedrai, cara Cri, che anche Bastardo posto non ci deluderà.
Ti abbraccio
Milvia