Carlo D'Amicis: La battuta perfetta

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Carlo D'Amicis e Marino Sinibaldi al Salone del Libro 2010

Prima di entrare nell’argomento anticipato dal titolo del post, ecco alcune segnalazioni.

La bella intervista che Giulia Gadaleta ha fatto a Remo Bassini:
Clic!

I tre desideri di un tassista altamente ecologico:
Franz

Riflessioni sulla storia degli States:
Maria, in Cose d'America

Citazioni sullo scrivere:
Adriano Maini

Due nuove, graditissime scoperte:
Libri di donne
I misteri d'Oriente 

Il narratore:
Renzo Montagnoli

La poetessa:
Cristina Bove

Domani, giovedì 3 marzo (sempre che la neve, che sta cadendo da questa notte, non seppellisca la città) alla ormai per me mitica libreria Modo Infoshop  via Mascarella 26/a,  Grazia Verasani presenterà, alle ore 18, l’ultimo romanzo di Carlo D’Amicis: La battuta perfetta.

Ho acquistato “La battuta perfetta” al Salone del libro di Torino, nel maggio scorso, e subito dopo averlo letto il libro avevo scritto le mie impressioni su un quadernetto. Ora mi fa piacere riportarle qui, superando la timidezza e il senso di inadeguatezza che sempre mi accompagna quando parlo di un libro che mi ha entusiasmato.

Un libro straordinario, La battuta perfetta, l’ultimo romanzo di Carlo D’Amicis. Proprio nel senso di "fuori dell'ordinario", originalissimo, grottesco, sì, ma anche estremamente realistico. Si ride amaro, leggendolo, e si riflette anche tanto, su come tutto, in questi ultimi decenni, si sia degenerato, di come un piano ben preciso e organizzato si sia attuato per uccidere il pensiero attraverso la televisione.
In molti punti mi ha ricordato un autore che amo tantissimo, uno dei miei preferiti fra gli autori statunitensi viventi: John Irving.  Me lo ricorda per certi aspetti grotteschi, che però, come vengono esposti, sembrano riferirsi a episodi del tutto reali e possibili.
La struttura è geniale, interessantissima. E bellissima è la scrittura, che a volte, con poche parole, rappresenta tutto un micro-mondo:
Trascorrevamo così, quei fine settimana. Con te che ripiegavi a leggere il giornale, e lei che ti stirava le camicie. Era rimasto quello, un colpo di ferro sul colletto, l'unico contatto fisico fra di voi.
È solo un esempio, ce ne sono a centinaia di flash come questo.
Credo anche che La battuta perfetta sia un romanzo che si dovrebbe leggere più volte, perchè penso che ogni volta si scoprirebbero nuove sfaccettature.
E ancora più fermamente credo che meriterebbe premi prestigiosi. Insomma, io ne sono entusiasta!

Ecco cosa dice l’autore, parlando del suo libro:
Nello scrivere questo libro emerge il mio forte disagio nel vedere cosa siamo diventati; vorrei che questo libro venisse percepito dai lettori sottoforma di pietas, da intendere nel senso letterale del termine, strettamente latino, nei confronti della fragilità umana che è alla base di tutto questo”.

Carlo D’Amicis, classe 1964, originario di Sava, un comune in provincia di Taranto, vive e lavora a Roma. È redattore e conduttore di Fahrenheit, il programma pomeridiano di Radio3.  Giornalista e scrittore, ha esordito pubblicando Piccolo Venerdì (Transeuropa, 1966). Quindi, sono apparsi Il ferroviere e il golden gol (Transeuropa 1988, selezione Premio Strega), Ho visto un re (Limina, 1999, Premio  Coni per la letteratura sportiva), Amor Tavor (Pequod, 2003), Escluso il cane (Minimum Fax, 2006), La guerra dei cafoni (Minimum Fax,  2008) e La battuta perfetta (Minimum Fax, 2010)
 
Qui sotto alcuni link, dove potete leggere recensioni autorevoli, che vi diranno molto di più sul romanzo di D’Amicis, di quanto abbia fatto io, con le mie impacciate e modeste parole, il cui unico merito è la sincerità.

Minimumfax

Marco Belpoliti su L'espresso

Nazione Indiana

Cabaret Bisanzio

Quelli che la televisione…
Il maestro Manzi

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20 risposte a Carlo D'Amicis: La battuta perfetta

  1. cristinabove ha detto:

    che belle segnalazioni, che bello tutto!
    vado a linkare subito i tuoi link, ecco.

  2. anonimo ha detto:

    Beh milviè, già sai che è da un sacco di tempo che dico che voglio leggerlo questo libro, ma ora la tua accorata recensione mette fine alle parole e dà luogo ai fatti, andrò al più presto in libreria e comprerò "La battuta perfetta", che già quel riferimento alla musica nel titolo mi intriga….mi hai convinta definitivamente!
    un abbraccio
    maria
    p.s. ehi grazie per avermi segnalato !! :-))

  3. cristinabove ha detto:

    e grazie!
    ovviamente!

  4. phederpher ha detto:

    selo becco melo prendoh

  5. Namrata ha detto:

    Carissima!!! Grazie di avermi citata tra le graditissime scoperte!!!!! non sai che piacere mi ha fatto!!! Io non sono riuscita a tornare prima a trovarti causa mille impegni… però ora ci sono e mi godo la lettura del tuo libro

    Un abbraccio!!!
    Namrata.

  6. isabel49 ha detto:

    Grazie per questa segnalazione e per tutte le altre.  La tua non è una modesta riflessione sul libro, tutt'altro proprio perchè è sincera cattura. Comprerò il libro, mi piace la scrittura di Carlo D'Amicis.

    buona giornata
    bacioni
    annamaria

  7. anonimo ha detto:

    Grazie grazie.Tinti
    …poi il maestro Manzi…

  8. Soriana ha detto:

    Cri:   

    Milvia

  9. Soriana ha detto:

    Maria: Il libro, per te, con tanto di dedica dell’autore, l’ho qui con me, e ti aspetta.
    Ricambio l’abbraccio.
    Milvia

  10. Soriana ha detto:

    Phederpher: nonlo aih bekkato?

    Milvia

  11. anonimo ha detto:

    Grazieeeeee!!
    :-))
    maria

  12. Soriana ha detto:

    Namy: mi ha fatto piacere segnalarti: il tuo blog lo merita.
    Un abbraccio anche a te, cara Namy!

    Milvia
     

  13. Soriana ha detto:

    Gemisto: L’associazione Pangea mi sembra meritevole di attenzione, ma Donna Moderna è edita da Mondadori… Non so, mi sembra un’incongruenza!
    Ciao, Gemisto!
    Milvia

  14. Soriana ha detto:

    Annamaria: Bentornata! Grazie della visita. Spero che il libro ti piaccia, per me è il migliore, fra quelli di D’Amicis.
     
    Un forte abbraccio
    Milvia

  15. Soriana ha detto:

    Tinti: speriamo che davvero non sia mai troppo tardi…
    Un bacio

    Milvia

  16. Cosimopiovasco ha detto:

    Hi, Milvia! Ti ho rivista per caso da Stefi e mi è tornata in mente la nostra frequentazione di un paio d'anni fa… com'è che ci siamo persi di vista?
    Ripasserò con calma, mi piace l'aria che tira qui…
    Bacioni, tuo
    Cosimo

  17. Soriana ha detto:

    Cosimo: Già, come mai ci siamo persi di vista, caro Cosimo? Ma il mondo virtuale (e non solo) è fatto così: ci si incontra, ci si perde, ma poi, che bello ritrovarsi…
    E ritrovarti, qui, mi fa felice. Non perdiamoci più.
    Ricambio il bacio.
     
    Milvia

  18. Cosimopiovasco ha detto:

    Sissì, nel mondo reale è anche peggio; ci son di mezzo distanze, orari… qui, volendo, è più facile restare vicini… e giustappunto ti mando una richiesta d'amicizia, così non corriamo più il rischio di smarrirci…
    Un abbraccio, tuo
    Cosimo

  19. Soriana ha detto:

    Cosimo: Beh, in verità non credo che il mondo reale sia peggio, per quanto riguarda le amicizie. L’optimum è quando dal mondo virtuale l’amicizia traghetta nel mondo reale. Mi è successo molte volte, e ora, alcune delle persone conosciute in Rete sono inserite nell’elenco dei miei migliori amici.
    Ti ringrazio per l’offerta di amicizia splinderiana: i PVT mi sfuggono sempre, hai fatto bene a evidenziare il messaggio.
    Un abbraccio per tutta la settimana.

    Milvia

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