Polvere sottile

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No, non parlerò delle polveri prodotte dalla combustione nel settore del trasporto, del riscaldamento e dell’industria, e che nuocciono gravemente alla salute.
La polvere sottile è, in questo caso, quella prodotta dai ricordi, e che oggi ho respirato  mentre aprivo una cartella di tela blu, con delle sottili righe arancione e giallo chiaro che formano dei riquadri: la mia cartella delle elementari. E chi se la ricordava più…
Me l’ha consegnata oggi mia cognata: era rimasta nascosta in chissà quale mobile, in quella casa dove ho vissuto durante il mio matrimonio.
Dentro ci ho trovato un sacco di cose, ricordi di carta ingiallita, scritture sbiadite.    Ricordi dell’infanzia, dell’adolescenza, della prima giovinezza: ho guardato tutto velocemente, non avevo voglia, in questa giornata d’aprile che ha un sorprendente sapore estivo, di immalinconirmi. Ma non è bastato, perché, mentre toglievo dalla cartella lettere, cartoline, fotografie, pagelle delle elementari, davo un’occhiata e poi le ricacciavo dentro (una sosta lampo solo per fotografare la mia pagella di quinta elementare), ecco che la polvere sottile mi si è insinuata sotto la pelle, e il cuore, per un po’, si è fatto puntaspilli.
Guarderò ogni cosa con calma la prossima settimana, al mio ritorno da Roma. Forse ci scriverò un post, su queste carte dimenticate. O forse no. Dipenderà dall’entità del danno. Perché può capitare che anche la polvere sottile dei ricordi nuoccia gravemente alla salute.

Edie Brickell &  New Bohemians: Circle

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21 risposte a Polvere sottile

  1. accipicchia ha detto:

    Milvia cara, credo di capire le tue sensazioni, anche la sofferenza che si prova nel riprendere tra le mani porzioni di vita trascorsa. Magari vorremmo soffermarci a rivedere diverse cose ma subito subentra la paura di soffrire.
    Bella e sempre coinvolgente la tua scrittura.
    Piera

  2. anonimo ha detto:

    E se andrai a trattenere l'onda di per sé lirica dei ricordi, sappi che pur sempre di storia si tratta, quando si affrontano siffatte memorie!

  3. anonimo ha detto:

    Non potevi dire meglio di così, Milvia cara: il cuore puntaspilli.
    Amo i ricordi e li temo, soprattutto quando hanno la corporeità ingiallita e polverosa di un tesoro ritrovato in un mobile vecchio, in un baule, in una scatola abbandonata per decenni in soffitta. Con gli anni – parlo per me – si diventa più fragili, sentimentali ed emotivi e a volte la voce – il pianto, l'urlo – di quegli oggetti dissepolti ha un'intensità lacerante. Mi accosto a loro con commozione e spavento e pol va sempre a finire che mi faccio sopra un bel pianto, perché questo ha di terribile la nostalgia: l'assenza di qualsiasi speranza.

    Milvia, è sempre bello leggerti. Un abbraccio,
    Fiorella Borin

  4. anonimo ha detto:

    Proprio in questi giorni mi sono trovata polveri sottili dei quaderni di mio marito delle elementari ,fasce incotrollate di suoi ,non miei ricordi che mi hanno fatto bene…in parte…grazie cara.Tinti

  5. margueritex ha detto:

    sei scomparsa?
    io non ho solo il blog….
    salutoni

  6. anonimo ha detto:

    …e sopratutto non ci sono le istruzioni d'uso da leggere attentamente!!
    un bacio bella, Roma sente la tua mancanza!!
    ciaoo
    maria

  7. TonDel ha detto:

    Che bello, che fortuna averla ritrovata quella cartella.
     Penso a quando questi documenti, lettere, pagelle, scritti sono stati scelti e ,con cura, riposti.
    Quanto tempo è passato !? li hai riposti, non volevi disfarti di quei ricordi, non hai avuto il coraggio, erano e sono preziosi.
    Ecco , cara Milvia , sono preziosi !
    Tanti recessi dell'encefalo non sono più raggiungibili, , ed ecco che un semplice foglio di carta,di quella carta, scritti con quella calligrafia, con quell'ordine, con la semplicità di quei tempi, portano a galla ricordi, belli  e meno belli ma della vita.
    La Tua da raccontare e noi  Ti stiamo in cerchio, in ''circle'' .
    A presto, per un caffè.
    Ciao T.

  8. Cosimopiovasco ha detto:

    Che cariiiiiina! Tale quale le mie (d'altronde il periodo era quello), che la mia povera mamma ha conservate per tutta la vita, e che ho ancora in fondo a qualche cassetto…
    Perfino le grafie degli insegnanti si somigliano! Ma mi sa che allora gliel'insegnavano a viva forza, a scrivere tutti uguale…
    Un abbraccio, tuo
    Cosimo

  9. anonimo ha detto:

    Io ho ritrovato anche i diari e non solo le pagelle; da qualche parte avevo anche i quaderni ma poi un traslocco maldestro me li ha portati via.
    Andare a guardare cosa scrivevo da bambino era una cosa bellissima, osservare la grafia incerta che a poco a poco prendeva sicurezza.
    Bello e bella anche la canzone.
    a.y.s. Bibi

  10. cheneps ha detto:

    Non ci pensare. La vita è ora. Roma sarà splendida con questa luce.

    ciao
    divertiti

    franca

  11. Soriana ha detto:

    Scusate tutti per il ritardo con cui rispondo ai vostri commenti: la giustificazione la trovate nel nuovo post.

    Milvia

  12. Soriana ha detto:

    Piera: Sofferenza, nostalgia, è vero, ma anche belle sorprese… Magari ne parlerò,  uno di questi giorni.
    Grazie, Piera. Ti abbraccio.
    Milvia

  13. Soriana ha detto:

    Adriano: eh, già… La storia siamo noi!
    Ciao, Adriano!
    Milvia

  14. Soriana ha detto:

    Fiorella: anche in un semplice commento si evince la tua grande sensibilità di donna e di ottima scrittrice. Grazie davvero, per condividere le mie parole con le tue, così emozionanti.
    Abbraccio ricambiato.
    Milvia

  15. Soriana ha detto:

    Tinti: posso immaginarmi cosa tu abbia provato, cara Tinti: Anche tenerezza, tanta tenerezza, io credo.
    Ti sono vicina con affetto.
    Milvia

  16. Soriana ha detto:

    Margaret: Non sono scomparsa, non del tutto, almeno! Adesso che hai letto la mail che ti ho inviato lo sai.
    Bacio.
    Milvia

  17. Soriana ha detto:

    Maria: cara amica, le istruzioni per l’uso della vita purtroppo non ce le danno in dotazione, quando nasciamo…
    Anch’io sento la mancanza di Roma…
    Un abbraccio fortissimo.
    Milvia

  18. Soriana ha detto:

    Tonino: stendiamo un velo pietoso su quanto tempo è passato…
    Però, hai ragione: è stata una fortuna ritrovare quei frammenti di una vita lontana. Che bella l’immagine del cerchio… Ma non voglio stare al centro, voglio farne parte, tenendovi per mano.
    Per un caffé? Quando???
    Ciao, Tonino!
    Milvia

     

  19. Soriana ha detto:

    Cosimo: La calligrafia, quando andava a scuola la mia mamma, erauna materia di studio…
    Ricambio l’abbraccio
    Milvia

  20. Soriana ha detto:

    Bibi: I diari (Vitt!) li ho ritrovati pure io, ma precedentemente a questa cartella. E anche i quaderni, anche quello con le aste!!! Hai ragione: vedere l’evoluzione del bambino che siamo stati, è emozionante e bello. Grazie, Bibi e buona giornata.
    Milvia

  21. Soriana ha detto:

    Franca: grazie, Franca! Lo so che la vita è ora, ma l’”ora” contiene anche il prima…
    Roma è stata splendida, davvero. Lo è sempre.
    Buon pomeriggio, Franca.
    Milvia

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