Primo maggio

lavoro

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Mi spiace, ma per una volta devo muovere una critica a Radio3. Nel giornale radio ascoltato poco fa, quello delle 10,45, il servizio di apertura, cui è stato concesso  uno spazio abbastanza lungo, è stato dedicato alla beatificazione del Papa, seguito dall’altra notizia, quella dell’uccisione, da parte delle forze Nato, del figlio minore di Gheddafi e di tre nipotini del  Rais (e a me, pensare alla morte di tre bambini, non provoca certo esultanza). Ma fin qui, pazienza, capisco che certe notizie possano avere una priorità su altre. Quello che mi ha dato molto, molto fastidio è stata la frase, anzi, una parola usata per il terzo servizio: “Ma il 1’maggio”, ha detto lo speaker, “ è anche la Festa dei lavoratori. Ecco, è quell’anche che mi ha dato fastidio. Perché il 1’maggio è soprattutto la Festa dei Lavoratori, anche se, a pensarci bene, la parola festa non mi sembra, oggi come oggi, la più adeguata. Soprattutto se vado a leggere questo tristissimo  elenco 

Termino questo post con due poesie dedicate ai lavoratori, scritte da chi sa del sudore e della fatica, dello sfruttamento e della morte. E con quattro canzoni.

Buon, vero Primo maggio a tutti.

le ore sei sono l’inizio della nostra giornata
noi siamo l’inizio di tutti i giorni
inizia il giro delle ore sulla trafilatrice
che mi aspetta con la bocca spalancata
inizia la mia danza il mio spettacolo
in certe ore entra nel reparto una chiazza di sole
e lo sporco nostro è schiarito come nelle immagini dei santi
rubo il tempo per una fumata che raspa nella gola
spio i minuti sul quadrante dal grande occhio
e tutto ad un tratto ci scuote l’urlo della sirena
ci attende il riposo per la sveglia di domani
la suoneria che entra dentro i sogni esplodendoli
ed ecco un nuovo giorno della mia esistenza
con l’allegria fuori della mia ragione

Luigi De Ruscio (Da Poesie operaie- Ediesse- Collana Arte e lavoro)

Il cuore rimasto in Fabbrica

anche adesso che ho raggiunto la pensione

Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano

Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica

e tutte le fabbriche d'Italia

La classe operaia non è più centrale

e il paradiso è diventato inferno

di fiamme di fuoco e d'olio bruciato

di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane

Operai sfruttati come non è successo mai

Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica

e tutte le fabbriche d'Italia

Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti

Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali

Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione

La ballata della Fiat

Ivan Della Mea: Cara moglie

Coro delle mondine di Correggio: Son la mondina, son la sfruttata

Maria Carta: Il funerale del lavoratore

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12 risposte a Primo maggio

  1. cristinabove ha detto:

    oggi è il funerale della ragione.
    cri

  2. anonimo ha detto:

    Ed hai proprio ragione.
    Adriano Maini

  3. anonimo ha detto:

    condivido il tuo pensiero, cara Milvia
    un abbraccio
    mara

  4. piadellamura ha detto:

    quoto Cristinabove. un bacione

  5. accipicchia ha detto:

    Milvia, questo tuo post è dolente dall'inizio alla fine, comprese le due poesie che hai riportato. Se penso all'elenco al quale ci rimandi, viene la pelle d'oca…
    Condivido l'amarezza e penso a come tutto continui a rimanere immobile, cristallizzato in questo Paese dove non ci si stupisce più di niente qualsiasi cosa succeda, compresa la morte.
    Un abbraccio.
    Piera

  6. cheneps ha detto:

    Ricordo operai negli anni settanta che nelle assemblee parlavano meglio dei professori e ricordo il loro orgoglio e la loro serietà di lavoratori. Ora è come se non esistessero. Quanta ragione in queste poesie.

    franca

  7. Soriana ha detto:

    Cri: mi sa che qui da noi è un funerale permanente!
    Ciao, Cri!

    Milvia

  8. Soriana ha detto:

    Adriano: tiriamo avanti, che qualcosa, forse, si sta muovendo. Qualche fermento c’è. 
    Milvia

  9. Soriana ha detto:

    Mara: ciao, carissima! Immaginavo… Ricambio l’abbraccio, con affetto.
    Milvia

  10. Soriana ha detto:

    Piadellamura: Cristina Bove è sempre da quotare…
    Ciao!
    Milvia

  11. Soriana ha detto:

    Piera: cara Piera. sì, c’è amarezza, e rabbia, dentro di me. Però ho comunque l’impressione che in questo ultimo anno si sia raggiunta, nel nostro Paese, una maggior consapevolezza, che qualcosa si stia muovendo, insomma. Spero non sia solo un’impressione, la mia.
    Un bacio, cara amica.
    Milvia

  12. Soriana ha detto:

    Franca: grazie della tua testimonianza, Franca. Io spero in un risveglio.

    Milvia

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