Maggio. Se ripenso ai miei mesi di maggio vedo che, a mano a mano che il tempo passava, prendevano connotazioni diverse.
Quando ero piccola, maggio era il mese del rosario. E partecipare alla funzione del rosario era, in realtà, una scusa per giocare, nei prati dietro la chiesa, con altri bambini che non spesso avevo la possibilità di incontrare. Una possibilità che, negli altri periodi dell'anno, i miei mi negavano, perché solo vicinissima a casa, dovevo giocare. Così, di quei lontani mesi di maggio, mi sembra ancora di percepire il senso di libertà, che mi faceva sentire simile a una di quelle rondini che si incrociavano fra loro nel cielo rosseggiante del tramonto, e che mi sembravano così felici.
Poi, crescendo, il mese di maggio è diventato per me il mese delle sfacchinate sui testi scolastici, delle ultime interrogazioni, con il patema di non farcela: timore abbastanza incomprensibile, dato che a scuola andavo piuttosto bene.
Ma, facendo slittare i miei ricordi avanti di qualche anno, ecco che quelle sfacchinate studentesche mi appaiono ben poca cosa. Da metà degli anni ’70, infatti, il mese di maggio mi vede catapultata in qualcosa che non avrei mai immaginato: la compilazione di innumerevoli dichiarazioni dei redditi, la cui scadenza, fino a qualche anno fa, era fissata proprio al 31 maggio. E lavorare anche 16, 17 ore al giorno non mi faceva certo sentire simile a una rondine, credetemi.
Dal 2005, maggio, per me, significa Salone del libro di Torino. La prima volta per l’emozione, che forse giudicherete effimera, di vedere un mio libro esposto nella Fiera. Poi per affezione. E non solo perché la lettura, i libri, sono stati il mio primo amore (e si sa che il primo amore non si scorda mai, ), ma anche perché è diventata occasione di incontrare molti amici che, per lontananza geografica, non frequento costantemente. Un po’, fatte le debite proporzioni, come quando, nei lontani maggi della mia infanzia, andavo al rosario…
Così da giovedì a domenica sera compresa sarà, il Lingotto, il mio prato dietro la chiesa.
E, fra i tanti scrittori che incontrerò, ci saranno:
Remo Bassini
(che sabato presso lo stand di Perdisa firmerà le copie del suo Bastardo posto).
Massimo Maugeri
(che, con Michela Murgia, presenterà il suo ultimo romanzo: Viaggio all’alba del millennio, edito da Perdisa Pop, sabato, alle 10 e 30 nello spazio autori B).
Paolo Nori
(che, oltre ad altre cose che si svolgeranno nella giornata di sabato, terrà, domenica alle 20 nella sala Blu, uno dei suoi imperdibili discorsi, esattamente questo: Noi e i governi da La meravigliosa utilità del filo a piombo con il Coro delle mondine di Novi).
E anche lui, incontrerò: il più giovane editore del mondo, niente meno che
Francesco Giubilei!
(e se aprite il link, potete vedere gli appuntamenti della casa editrice Historica)
Qui sotto, comunque, potete trovare, tutte le informazioni utili su ogni evento del
Salone del Libro
Naturalmente, dalle 14 alle 18 , niente (o quasi) potrà spostarmi dallo Spazio Rai: Alza il volume con Valerio Corzani, e Fahrenheit, con Marino Sinibaldi non me li voglio perdere!
Non credo che durante la mia trasferta torinese, avrò tempo di aggiornare il blog. Però, il mio piccolo Mac me lo porto dietro, quindi, se qualcuno, magari di passaggio al Lingotto, ha piacere di incontrarmi ( e non mi ha ancora contattato), può lasciarmi un messaggio qui, come commento o PVT, o, se è mio amico in Facebook, lasciarmelo lì.
E comunque…non aspettatevi resoconti… Forse, forse, qualche foto.
Ah, per chi deve votare la prossima domenica e lunedì: mi raccomando…meditate, gente, meditate, prima di mettere la croce… Ma che lo dico a fare: lo so che siete dei veri Resistenti e sapete benissimo dove mettere la croce, anzi, mi correggo, sapete benissimo dove NON metterla…
E, anche se non c’entra per niente con il Salone del libro, vorrei segnalarvi l’interessante articolo del mio amico Franz: anche lui invita i suoi lettori a meditare, meditare sulla veridicità delle notizie che ci vengono proposte dai media.
Trent’anni fa moriva Bob Marley. Ed è con una sua canzone che voglio dirvi arrivederci. Alla prossima settimana!
Hotel California
Leggere, leggere, leggere! E documentarsi sulle notizie, certo!
Adriano Maini
Ciao Milvia, mi auguro che il mese di Maggio ti faccia riscoprire la preghiera mariana, che non è roba nè di bambini nè di anziani ma il dialogo di un figlio con la madre, c'è sempre!!!!
Buon riposo!!!
ciao
Giuseppe
buona phiera
Un'intrigante vicenda di metamorfosi molteplici, quella del tuo personale maggio negli anni della tua vita fin qui.
Come in una proporzione inversa, ai cosiddetti 'medi' le fasi dell'affanno e della necessità di produrre, risultati scolastici come dichiarazioni dei redditi; agli 'estremi' quelle della libertà e del gioco, perchè sì, la cultura, i libri, non sono altro che uno dei più bei giochi che ci siano dati, proprio come volare, similmente alle rondini, su prati inesplorati nel resto dell'anno.
Ieri ho sentito un po' della diretta su Radio3, in cui Marino Sinibaldi conduceva la discussione sugli audiolibri, e, quando sentivo gli applausi del pubblico, ti immaginavo, più che mai coinvolta ed emozionata, seguirne con la massima partecipazione ogni parola.
Penso che la tua voglia di raccontarci si scontrerà con la quantità di esperienze vissute; a te l'arduo compito, in piena libertà, di risolvere al meglio il conflitto.
Un caro saluto e un abbraccio.
Franz
Adriano: Leggo leggo leggo… E cerco di documentarmi, anche se a volte mi perde nel labirinto delle notizie.
Ciao!
Milvia
Mi perdo, non mi perde…
Milvia
Giuseppe: caro Giuseppe, non considero la preghiera marianaroba da bambini e da anziani… Ma qualcosa che riguarda la Fede. Cosa che mi manca. Ma credo di essere una brava persona, ugualmente, e so che tu lo sai. Buona serata, Giuseppe
Milvia
Phederpher: Il tuo augurio è stato buon veicolo. Grazie!
Milvia
Franz: nei tuoi commenti (come nei tuoi post “intimistici” ) io ci trovo sempre tracce lievi di poesia. Una dote, la tua.
Ascoltando la diretta di fahrenheit hai sentito certamente i miei applausi…
Buona serata, caro Franz, e abbraccio ricambiato.
Milvia