Ascoltiamo le parole dei giovani: se non ora, quando?

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Sono trascorsi cinque giorni dalla manifestazione romana del 15 ottobre, e, forse, abbiamo le idee un po’ più chiare su quanto è accaduto: abbiamo avuto modo di riflettere e di cercare, come ho fatto anch’io, commenti e notizie anche contrastanti fra loro, sulla rete.
Credo che sia sempre più importante, anzi, che sia indispensabile, soprattutto per una generazione che giovane non è più, ascoltare le parole dei giovani, qualunque posizione essi abbiano. Solo usando le orecchie, e cercando di non lasciarci condizionare dalle immagini vomitate dagli schermi televisivi in questi giorni, forse potremo, non dico approvare, ma capire le ragioni di chi ha seminato violenza. Sono un po’ meno convinta, a mano a mano che ci rifletto, che la guerriglia sia stata pilotata.
Ecco perché domani sera, venerdì 21 ottobre, alle ore 21, andrò,al
Bartleby
in via san Petronio Vecchio 30a, qui a Bologna,  per ascoltare le parole di ragazze e ragazzi, che, insieme a scrittori e intellettuali, cercheranno di confrontarsi fra loro e con chiunque vorrà prendere la parola, per  capire come continuare a fare politica. Per andar oltre a questo controverso 15 ottobre.
Ieri, al Bartleby, sono andata ad ascoltare lo splendido Erri De Luca. La sala era strapiena di giovani: hanno fame di verità, questi ragazzi, mi vien da pensare. Cerchiamo anche noi di aver fame delle loro parole. Non smettiamo di ascoltarli. Credo che glielo dobbiamo.

Di seguito  alcuni post  e articoli scritti da chi ha partecipato alla manifestazione e da chi, pur non essendoci, ha voluto lasciare, in rete, la propria opinione su quanto è avvenuto. Pluralità di voci, anche dissonanti fra loro.

Mina

Franz

Luca

Rita

Franco (Bifo) Berardi

Giorgio Cremaschi

Giovanni Iozzoli

Piera

Michela Murgia

Cristiana Alicata

La Giraffa

Concludo questo post con una canzone tratta dalla colonna sonora di un film indimenticabile: Fragole e sangue. Che di giovani indignati raccontava.

John Lennon: Give peace a chanche

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2 risposte a Ascoltiamo le parole dei giovani: se non ora, quando?

  1. anonimo ha detto:

    Giusto ascoltare i giovani, ma anche dire loro, se del caso, che la violenza non é costruttiva di progresso sociale e democratico.

  2. Soriana ha detto:

    Adriano: Questo, sempre! Condivido, infatti, la frase con cui Franco Berardi conclude l’articolo che ho segnalato: “Un mantra di milioni di persone fa crollare le mura di Gerico assai più efficacemente che un piccone o una molotov.” Basta cercare il mantra più efficace.
    Grazie, Adriano. Ciao!
    Milvia

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