Ecco, ci siamo. Domani, al tramonto, mi siederò sui gradini del Rufus Thomas park, riabbraccerò gli amici che con me condivideranno tre serate di pura energia, e rimarrò in attesa, con loro, e con tutti gli amanti della musica dell’anima che ogni anno arrivano a Porretta, della sigla che dà inizio al più bel festival soul europeo.
E le ore voleranno, e la musica mi scorrerà nelle vene, e gli occhi mi brilleranno, e mi commuoverò, e ballerò, e diventerò leggera e farò il pieno di energia e di gioia di cui ho necessità. Un’oasi di ristoro sul mio percorso che, a volte, è faticoso, con ostacoli che, a volte, mi appaiono insormontabili. Mi scrollerò di dosso, per tre giorni, stanchezze del corpo e dell’anima. È sempre stato così, ogni anno. Spero che questa sorta di miracolo si ripeta anche questa volta. Ne avverto più che mai l’esigenza.
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Che bello, o che orrore, non poter mettere nulla alla voce sito web.
Che vuo farci, è la vita, cantava Lindo Ferretti in una canzone che nessuno riconosce come sua anche grazie a (o per la maledizione di) una strepitosa versione di Gianna Nannini.
Altre cose te le ho raccontate via mail.
E come dicerva l’ex-avventore del Sisten Irish Pub di Novellara, con una rima sol-soul che è seconda solo alla rima “amare-Schopenhauer” di Guccini
Allegra ma non troppo, appena spunta il sol
e prendo il mio giubbotto, è una canzone soul.
Solo che questo soul, che pure andrebbe benissimo all’alba quando lo schiavo dello spread si sveglia e capisce che il sogno non era realtà e quello che sembrava un incubo invece era vero, va in onda quando al sol al va zò.
Buonavita dovunque tu vada e qualsivoglia cosa tu faccia.
Lasciamo perdere Giovanni Lindo Ferretti, per favore. Solo leggere il suo nome, mi fa salire la pressione. per la sua integralista conversione: oh, che delusione, dopo averlo tanto amato, questa cosa mi ha arrecato!
Ma, appunto, che vuoi farci, è la vita.
Mi riempirò di musica dell’anima, in questi giorni, o, meglio, riempirò la mia anima (c’è, non c’è?) di musica.
Nel frattempo spero che un nuovo coinquilino venga ad abitare da queste parti.
Buona vita a te, caro Luca. Le cicatrici, a volte, donano un certo fascino.
C’è venuto. Anche se mi dicono che si aggiri per gli spazi virtuali di wordpress con un triste imbarazzante senso di irrealtà.
Ci si sente sempre un po’ spaesati, quando si cambia casa. Fai per andare in cucina e apri la porta del bagno, fai per aprire le persiane, poi ti ricordi che la nuova casa ha le tapparelle. E di colpo ti assale la nostalgia per la vecchia dimora, che era anche un po’ malmessa, però ci sei stato bene per tanti anni…
E adesso, dopo le mie oziose divagazioni, ti chiedo: ma l’indirizzo nuovo? Come faccio a portarti i dolcetti di benvenuto, se non so dove stai?
Come va il bagno musical energetico?
Qui, in attesa del calo termico previsto per sabato-domenica, si schiatta dalla calura. Beata te che stai a Bambolarotta (Pùratta) dove, alla confluenza dei due fiumi (uno è il Reno, credo, dell’altro non mi ricordo il nome) si incontrano brezze gentili capaci di stemperare l’afa più ostinata.
Divertiti, ragazza.
Mirella
A parte che questa mattina non riesco a svegliarmi e dovrei, per farlo, ingurgitare un numero sproporzionato di caffé, va tutto bene, qui a Bambolarotta. Di brezze, però, mica ne sento tante. Cielo nuvoloso. Speriamo che non piova.
…e la musica è energia per la mente ed il corpo e sono contenta che tu ne stia facendo una bella ricarica..:-)
Una ricarica che deve durare un anno… (e spero che per la XXVI edizione ci sia anche tu, a ricaricarti di energia).
Ciao, Maria!
Avrei bisogno di fare una domanda al fondatore del blog,riguardante il soul di porretta. Se è possibile vorrei esser contattata privatamente alla mail: presicaterina@libero.it Attendo risposta,grazie
Sono la… fondatrice del blog. O.K., la contatterò privatamente.