E intanto, mentre faccio cose (anche inutili), vedo gente (simpatica, per lo più), cerco anche di finire il mio romanzo (che mi fa impressione chiamarlo romanzo, che mi sembra una cosa così immensa dire: sto scrivendo un romanzo, e mi vengono in mente i due gentili muratori albanesi, quando ristrutturavo casa, che mi vedevano scrivere al computer, e mi hanno chiesto cosa stessi facendo e io: sto scrivendo un racconto, ho risposto, e allora uno ha spalancato gli occhi, ha fatto la bocca a “o” e poi ha detto, in tono ammirato e stupefatto: Ooohhh, allora lei è una romanziera!). E intanto, mentre faccio cose, vedo gente, sto cercando di finire quella cosa che ho detto prima, un altro mese è andato, la primavera mai cominciata (a differenza della festa di Endrigo e Roberto Carlos, che era appena cominciata) è già finita, e il cielo non è più con noi (proprio come in quella canzone), o per lo meno non lo è, con noi, quell’azzurro cielo che dovrebbe sovrastare le nostre giornate primaverili. E intanto i piccoli merli la cui mamma ha preso dimora nel mio terrazzino (gioia grande! Vedere cronaca fotografica)
stanno mettendo le piume (ma in questa fase la foto non gliel’ho fatta, ho paura di spaventare la famigliola). E intanto il mio Mac è sempre più malandato ( da ieri non riesco più a scaricare le foto dalla mia digitale, sigh!). E intanto l’umore va a balzelloni come un clown in preda a etilismo e l’unica o una delle poche, e senza dubbio la più terapeutica fonte rigenerativa è, per me, l’ora trascorsa ogni lunedì alla libreria Modo info shop ad ascoltare Paolo Nori che legge Oblomov, magnifico, insuperabile romanzo di Ivan Gončarov. E intanto porto in giro le mie due creaturine (la maggiore, l’ultima nata), più l’altra che ha, me compresa, quaranta orgogliosi genitori, e partecipo a maratone di lettura per salvare biblioteche ferite,
e vado a manifestazioni sperando che tutte le parole che ascolto e la partecipazione di tanti servano a cambiare qualcosa. Poi, dopo l’ennesima manifestazione torno a casa, leggo le news su Internet, guardo il tiggi, e allora la speranza… scema, nel senso che penso che io sia scema a continuare a sperare. E così, allora, dopo questa ennesima, amara constatazione, intanto che la pensavo, cioè, subito dopo averla pensata, il pensiero successivo è stato che avevo bisogno di una vacanza, che ho bisogno di far finta, per un po’, che “tutto va ben, signora la marchesa”.
Così ho comprato due biglietti aerei. E mercoledì, cioè domani (domani??? ma devo fare ancora un sacco di cose!!!), parto. Parto per Malta. Pochi giorni. Torniamo il 14. Forse. Perché, magari, lì a Malta ci si sta di un bene, ma di un bene, che non torno più, qui, in questo stivale ormai così disfatto che neppure Mastro Geppetto, provetto ciabattino, riuscirebbe a sistemarlo.
Beh, intanto, voi, spero che stiate tutti bene. Alla prossima. Che tanto, lo so che torno.
Milvietta, che carino questo post! Ti auguro una vacanza rilassante e allegra, un abbraccio
maria
La risposta che precede il tuo commento, cara Maria, era per te. Non so perché sia posizionata prima…
Grazie, carissima amica! ricambio l’abbraccio con affetto.
Brava Milvia mi è piaciuto tantissimo’ ti auguro una serena vacanza
Grazie! I complimenti fanno sempre piacere!
Ma… chi sei?
Buona, buonissima, felice vacanza!
Ma poi torni, eh?
Vedendo il tempo che anche questa mattina…. allieta, con il suo grigiore, la città, mi vien da dire: Torno? Staremo a vedere, se torno…
Un abbraccio, Mirellina!
Vista così, con quella grafica a metà fra un libro di favole e Civilization II – Call to Power, Malta sembra un’isola ammantata di sogno e mistero, dove puoi incontrare gli gnomi e le fate provenienti da Cork con tappa intermedia a Sassuolo, qualche Immortale scampato al naufragio di Atlantide, Poseidone che si riposa sulla spiaggia e toglie incrostazioni di alghe dalle punte del tridente, e Ursula Andress o Sean Connery (a seconda dell’appartenenza e/o dell’orientamento sessuale) nel pieno della gioventù, con licenza di uccidere e di sedurre.
Ma, come ricordava benissimo Leonard Cohen, i viaggi più strepitosi possono essere quelli fatti in una stanza. Se non sappiamo fare questi ultimi, i viaggi reali nel mondo fisico altro non sono che una fuga da sè stessi.
Buon viaggio sia nel mondo fisico che in quello delle avventure mentali.
Grazie, Luca caro. Non ho fatto incontri impossibili, non sono stata sedotta, né ho sedotto, gnomi e fate forse si erano fermati a Sassuolo, per scegliere le piastrelle della loro stanza da bagno, e Poseidone, che ha saputo che i tedeschi da anni gli hanno dedicato uno splendido Giardino termale a Ischia, ha pensato bene di farci una scappata.
Leonard Cohen ha ragione, sapessi quanti viaggi mi faccio io, senza muovermi. Il fatto è che a volte mi perdo e non c’è Google map o Routard Guide che mi rimetta sul giusto percorso.
Ciao, amico!
Fai una bella vacanza. Falla bella anche per noi che siamo qui, così magari poi ci sentiamo meglio pure noi 🙂
Grazie Annalisa! Ho cercato di farla più bella possibile. Vi sentite meglio?
Buon fine settimana, Annalisa!
buona vacanza
cri
Un abbraccio, Cri! E grazie!