Solo un piccolo reportage fotografico per condividere la mia vacanzina nella bella isola di Malta. Il tempo a disposizione per scrivere un articoletto è poco, ahimé… Ma anche per fortuna.
Una sola cosa: al mio ritorno la famigliola Merli se ne era andata. È rimasto il loro monolocale, tutto ordinatino, ma tristemente vuoto. Mi viene un dubbio: non è che ci devo pagare sopra l’IMU?
E comunque la cosa più meravigliosa che ho visto, che più mi ha emozionato, ma che giustamente non si poteva fotografare (e nessuna fotografia può riportare il suo splendore) è la tela del Caravaggio, La decollazione di San Giovanni Battista. Quando siamo entrati nell’oratorio della Basilica di San Giovanni, sono rimasta letteralmente folgorata. Riporto qui una foto prelevata dal Web, ma come ho scritto, non può riportare la magnificenza di quel capolavoro. Varrebbe la pena andare a Malta solo per vederlo.
E ora: buon fine settimana, azzurro e luminoso.
Hai ragione Milvia, il quadro è bellissimo, non lo conoscevo.
Le vacanze fanno sempre bene, vedere luoghi nuovi lascia sempre qualcosa dentro e aumenta l’esperienza visiva e la conoscenza,
buon fine settimana anche a te
un abbraccio
maria
Se potessi sarei un giramondo… Conoscere altro da sé è sempre un’esperienza che arricchisce. Anche se, ma bisogna essere molto attenti, si può conoscere stando (quasi) fermi.
Un abbraccio e buona domenica, Maria!
In questi ultimi anni il Mediterraneo è diventato un mare che divide piuttosto che unire: perché le similitudini e le comuni radici richiederebbero una coscienza storica ed etico-morale che i politici avevano in piccole dosi in passato e hanno del tutto perso oggi, quando amministrano coi sondaggi perennemenet sulla scrivania in un gioco paradossale e perverso; ma anche le persone comuni hanno perso la memoria.
Nel mare più bello del mondo ci sono forse, come in una bellissima canzone di David Crosby “100.000 isole disseminate come gioielli attraverso il mare”. Lui parla del Pacifico fra la California del Sud e il Venezuela, ma la meraviglia può richiedere anche un paio d’ore di volo piuttosto che un’odissea moderna con 2 o 3 scali.
Dove la Natura ha disseminato bellezza, l’Homo Sapiens risponde con l’ottusità e l’intolleranza, e parlo sia dei trafficanti di migranti che li caricano su precari gusci di noce che di chi li accoglie con la facile equazione clandestino = delinquente naturale e strutturale.
Il dottor Divago ha colpito ancora.
Il dottor Divago, in realtà, non divaga mai, ma coglie punti, linee, superfici, luci, ombre, grida e bisbigli, sempre con coerenza, intelligenza, saggezza, folle saggezza e lucida razionalità, su qualsiasi spaccato di mondo gli si presenti davanti. E di questo, con ammirazione, io lo ringrazio.