Ti prego
fa’ qualcosa
impara un passo di danza
qualcosa che giustifichi la tua esistenza
qualcosa che ti dia il diritto
di vestire la tua pelle e i peli del tuo corpo
impara a ridere e a camminare
impara perché non avrebbe senso
che in tanti siano morti
e che tu viva
senza far nulla della vita tua
Charlotte Delbo (Una conoscenza inutile)
Sterminio: Soppressione, annientamento di una grande quantità di individui, condotto generalmente in modo metodico, seguendo una logica prestabilita (da Grandi Dizionari)
Ecco, per me, la parola sterminio, è una parola potentissima, che più mi dà l’immagine di quanto è accaduto, di quanto oggi (ma non solo oggi, si dovrebbe), stiamo ricordando, dei termini Olocausto o Sohoah, che pure rispetto, perché dello sterminio sono diventati simbolo. Sterminio mi dà l’immagine di una enorme folla, ma davvero enorme, che sta lì, in una piazza immensa, ogni individuo con i propri pensieri, e sogni e sentimenti, ognuno che parla la propria lingua materna, e la canta, anche, e lo senti il rumore di quelle parole e dei canti, senti il loro insieme dissonante che riempie la piazza, e sono voci di bambini, di donne, e uomini, giovani, vecchi. Ognuno di loro è in attesa di un futuro, di cui, ognuno di loro, ha diritto. Poi ecco arrivare un vento di una potenza inaudita e spazza via bambini e donne e uomini. Li spazza via come foglie secche. E in un attimo la piazza è vuota. E pensieri, sogni, sentimenti annullati. Non ci sono più suoni. Rimane solo il vuoto e il silenzio. Il silenzio della fine del mondo.
Primo Levi ai visitatori dei campi di sterminio
Ricordare sempre che non solo gli Ebrei furono sterminati dai nazisti:
Qui
Ricordare sempre che ci sono stati altri stermini:
il popolo Armeno
Ricordare sempre anche altri orrori, passati e attuali:
Topolino va in Abissinia
Ricordare sempre la sofferenza (attuale!) di altri popoli:
il popolo Sahrarawi
Alcuni libri sui campo di sterminio nazisti:
Dora Klein: Vivere e sopravvivere Gruppo Ugo Mursia Editore- 2001
Paolo Nori: Si sente? MarcosYMarcos 2014
Eric Maria Remarque: L’ultima scintilla Traduzione di Ervino Pocar Mondadori- 1952
Lucille Eichengreen: Le donne e l’Olocausto: Ricordi dell’inferno dei lager Traduzione di Errico Buonanno Marsilio -2012
E ancora molti altri, le cui autrici sono tutte donne.
Ascoltare, ricordando
Come dici tu ”Ricordare sempre anche altri orrori attuali” giustissimo Milvia’ Sei sempre presente con le tue osservazioni’ complimenti
Grazie! Sei Brunella, vero? Un abbraccio!
naturalmente sono d’accordo con te Milvia:-)
Lo immaginavo, sai, Stefano! Anzi, ne ero sicura!