Incontri e coincidenze

Mercoledì 9 maggio , ore 18:00

Libreria millevolti
Corso francia, 101 Torino
telefono 011 4330250

presentazione del libro di

CECILIA VALENTINO

Le Mancini: una genealogia al femminile
 
(edizioni laceno)

E’ un avviso ai naviganti, sì. Ma anche altro. Perché vorrei parlare, oggi, anche di casualità, e di amicizie che nascono così, quando meno  te lo aspetti.

Nel settembre di quattro o cinque anni fa, non ricordo bene, mi recai a Ischia, come  faccio sempre in quel periodo dell’anno. Ma non nel solito albergo. E nel nuovo hotel dove presi alloggio i proprietari avevano adottato una bellissima usanza: se i clienti…single lo desideravano, avrebbero potuto sedersi nella sala da pranzo allo stesso tavolo. Femminucce con femminucce e maschietti con maschietti (forse per non creare situazioni imbarazzanti?), ma ugualmente un modo per far nascere una sorta di relazione fra gli ospiti. Beh, non vi sto a tediare con le incredibili coincidenze che emersero attorno al tavolo che mi era stato assegnato; ne  racconto brevemente solo una: una signora abitava nello stesso stabile in cui io avevo abitato per anni, un piano sotto il mio, e anche se non la conoscevo, perché lei vi era andata ad abitare anni dopo, insomma…ha un po’ dell’incredibile, no, questa storia? E altre ancora, poi, ne vennero fuori, di coincidenze… Ma la cosa più bella, più importante, è che fra un piatto di penne alla pommarola e un trancio di pastiera nacquero belle amicizie, due, soprattutto, che durano anche oggi.
Leila e Cecilia, anche se ci vediamo raramente, data la distanza geografica che ci separa, sono veramente due mie grandi amiche.
Una delle tante coincidente fu anche questa: pure Cecilia scriveva, come me…E voi direte: ma oggi scrivono tutti, che coincidenza è? Beh, forse un po’ di vero c’è, in questa obiezione… E qui ci sarebbe tanto da dire: ma affronterò l’argomento in futuro, magari.
Così come in futuro affronterò l’argomento intorno alle amicizie: quelle nate in seguito a un percorso in comune, quelle nate casualmente, come è successo in quel settembre ischitano, e, perché no, quelle nate attraverso Internet, in questa rete che ti avviluppa senza soffocarti, e che ti regala, anche lei, delle bellissime amicizie. Non meno reali e sincere delle altre.
Ma, appunto, ne parlerò a tempo debito.
In conclusione, quindi, eccomi qui a dire in bocca al lupo a Cecilia, che mercoledì presenterà a Torino il suo libro. Un piccolo saggio storico molto ben scritto, che ha la leggerezza di un romanzo.
Purtroppo io arriverò a Torino il giorno dopo, ma invito chi vive o fosse di passaggio in quella città a recarsi alla libreria Millevolti e portare il mio abbraccio a Cecilia. Grazie.

Oggi, poi, per non uscire dal tema dell’amicizia, è anche il compleanno di un mio amico. E allora che da qui gli giungano i miei auguri, insieme a questi allegri papaveri.
 
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19 risposte a Incontri e coincidenze

  1. anonimo ha detto:

    non ci posso andare però il libro me lo appunto. Non ne sapevo nulla e sono andata farmi un girollo su internet.
    Signore di carattere, le Mancini: una di loro, Olimpia Mancini è la madre del Principe Eugenio di Savoia, quello che fermò i Turchi e i loro terribili giannizzeri alle soglie di Vienna.
    da cotanta madre cotanto figlio
    🙂
    ci si vede venerdì in sala arancione?
    Elisa

  2. anonimo ha detto:

    Senza offesa, ma chi fermò i turchi alle porte di Vienna fu un mio concittadino: Vincenzo Gonzaga.
    Da buon Savoia, quello si è sempre vantato di meriti non suoi, anzi per l’esattezza gli imperiali lo accusarono di incapacità.

    Renzo

  3. Soriana ha detto:

    Ahi ahi ahi, Elisa! Renzo ci ha beccate! Anch’io, sai, credevo che quel Principe Eugenio lì fosse stato l’eroe della situazione…Ma se Renzo dice che non è così, dobbiamo credergli.
    Comunque le Mancini di Cecilia sono Grazia Maria, Laura Beatrice e Grazia, rispettivamente madre, moglie e figlia di Pasquale Mancini, più volte ministro del Regno d’Italia nella prima metà dell’ottocento. Queste tre donne furono impegnate in maniera veramente notevole e rara, per l’epoca, in attività culturali e politiche.
    E’ certo: Venerdì, ore 12, sala Arancio. Tutte lì a fare il tifo per Sabrina…Ma come fare a riconoscerci? Beh, vediamo un po’:io sono una vecchia signora un po’ bassina coi capelli rossi e lisci, dal taglio asimmetrico. Ah…una mia foto la puoi trovare nel sito Incunabulum, linkato in questo blog.
    A presto, quindi…

  4. anonimo ha detto:

    E chi è questo “amico” che ieri ha compiuto gli anni, se non sono indiscreto?
    Io li compio il 15 maggio.

    Fra Castoro da Girgenti

  5. biancabalena ha detto:

    le coincidenze sono affascinanti…
    Penso di volere, proprio volere che non siano soltanto frutto del caso.
    Che intralcio la razionalità, a volte…

  6. Soriana ha detto:

    Ma lo sa, Fra Castoro, che la curiosità non si addice al suo abito? Un amico, semplicemente un amico, niente di più, niente di meno…
    E tanti auguri, anticipati, anche a lei…Quanti? se…non sono indiscreta?
    @Sabrina: credo anch’io che le coincidenze non siano solo frutto della casualità. E a volte leniscono, a volte feriscono.

  7. Annalisa55 ha detto:

    Ho conosciuto, in rete, un signore che abita a Milano ma è di Bari; e un ragazzo di Bari che ha fatto il militare e Pisa; e un uomo di Pisa con moglie che lavorava a San Piero; e uno che lavorava a San Piero ma era di Livorno; e la mia collega di Livorno che ora abita qui; e io che abito qui ma a Torino conosco uno di Roma; e quello di Roma che mi trova i documenti di Gerolamo che è di Bola; e il sindaco di Bola che aveva la zia che lavorava nel mio paese e…
    Insomma, ho capito perchè questa la chiamano “LaRete”

  8. anonimo ha detto:

    Anche me hanno sempre spacciato il Principe Eugenio come l’eroe che ha fermato i turchi alle porte di Vienna! Sarà che sono di origine piemontese? 🙂
    Certo tutte a fare il tifo domani.
    Come riconoscerci? Io sono alta 1,80 porto occhiali spessi, perchè nun ce vedo na cippa lippa… ho i capelli castani. Mi porto dietro un giubbetto rosa così mi riconosci?
    Può andare bene?
    Baci
    Elisa

  9. anonimo ha detto:

    Anche me hanno sempre spacciato il Principe Eugenio come l’eroe che ha fermato i turchi alle porte di Vienna! Sarà che sono di origine piemontese? 🙂
    Certo tutte a fare il tifo domani.
    Come riconoscerci? Io sono alta 1,80 porto occhiali spessi, perchè nun ce vedo na cippa lippa… ho i capelli castani. Mi porto dietro un giubbetto rosa così mi riconosci?
    Può andare bene?
    Baci
    Elisa

  10. anonimo ha detto:

    scusate per il doppio post ma mi aveva dato errore ed invece non era vero, perdono :-((((
    elisa

  11. anonimo ha detto:

    Cara Elisa, a essere onesti c’è da dire che i turchi si ritirarono a seguito di accordi diplomatici. Il Gonzaga fu l’unico che osò attaccarli, ma dal dire che è il vincitore onestamente…
    La storia che ci viene insegnata a scuola è quella nella versione che fa comodo a chi comanda, la stessa che ci dice che i Savoia vollerò l’unità del paese per italianità e che è del tutto falsa, tanto che Vittorio Emanuele II, dopo che la capitale fu portata a Firenze, dovette essere istruito affinchè comprendesse che il suo regno era quello d’Italia e non quello del Piemonte allargato.
    Renzo

  12. Annalisa55 ha detto:

    Mi piace conoscere i particolari della Storia. Ma, ehm, ecco, io mai detto che i Savoia volelro per italianità eccetera. Giuro. E, per dovere di cronaca, tutti i libri di storia che ho visto da anni, spiegano per bene che i Savoia credevano di avere davanti un Piemonte allargato e come tali si comportavano (loro e i parlamentari che decisero per l’accentramento).

  13. anonimo ha detto:

    Cara Elisa,
    i libri di storia scolastici dovrebbero essere bruciati, perchè partono dall’assunto di dire la verità. In campo storico forse ci si potrà avvicinare alla verità, ma non sarà mai possibile raggiungerla.

    Renzo

  14. anonimo ha detto:

    Con tutti sti’ nomi simili…il mio post sopra era rivolto a Annalisa.

    Renzo

  15. anonimo ha detto:

    Gentile signora Milvia,
    io il 15 maggio ne faccio 70.

    Fra Castoro da Girgenti

  16. anonimo ha detto:

    E a proposito di storia, dico che concordo in parte con Renzo.
    La storia non si insegna, si ricerca.

    Fra Castoro da Girgenti

  17. anonimo ha detto:

    Perchè solo in parte, Fra Castoro?

    Renzo

  18. anonimo ha detto:

    Caro Renzo,
    perchè la controstoria che tu avrai scovato chissà dove è scritta da alcuni uomini ed è sempre imperniata sulle figure dei potenti, di chi comandava.
    La vera storia è fatta da ognuno di noi, giorno per giorno, con l’umiltà di esistere per vivere in questo mondo e non con l’ambizione di dominarlo.
    Ti sei mai chiesto che ne sarebbe stato di questi potenti se l’umile popolo non li avesse seguiti?
    Si sarebbero nascosti a sfogare l’orgoglio represso, condannandosi al più assurdo isolamento.
    Buona notte a tutti.

    Fra Castoro da Girgenti

  19. Soriana ha detto:

    Tutti questi commenti che trovo rientrando in albergo dopo una giornata faticosissima li trovo…MERAVIGLIOSI!!! Spero che il dibattito continui…In un film americano a questo punto un personaggio direbbe: vi voglio bene! Ma è vero: vi voglio bene.

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