Porretta Soul Festival: 24' anno

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Sugar Pie DeSanto a Porretta Soul Festival 2011


Nell’ultimo anno ho partecipato a diversi eventi incentrati sull’impegno civile e sociale, e, più o meno tutti, avevano come momento conclusivo, o comunque portante, l’esibizione di cantanti o gruppi musicali. Occasione di emozioni, di rigenerazione attraverso la musica, quindi ne ho avute parecchie. E così, a mano a mano che si avvicinava il periodo del Porretta Soul, mi chiedevo se l’esaltazione  provata nei quasi due decenni che mi hanno vista spettatrice del Festival creato da Graziano Uliani, sarebbe stata diluita, meno intensa, come se ormai, di emozioni ne avessi accumulate già abbastanza.
E invece… E invece nulla è cambiato. Perché se la musica, tutta la buona musica, ha una grande anima, la musica soul, l’anima la racchiude già a partire dal suo nome. E nelle quattro serate del Festival, a Porretta,  lì all’interno del Rufus Thomas Park, e durante il giorno, in piazza della Libertà, la musica dell’anima si espande, e fluttua dal palco agli spettatori, e ritorna sul palco, in un gioco di rimbalzi che diventa miracolo. Certo, succede anche durante altri concerti, succede anche con musica diversa, ma lì, non so, ma a me sembra… che lì avvenga di più, molto di più.
Così, anche quest’anno, l’emozione, la condivisione, la carica energetica che sempre mi investono, sono state identiche a tutti gli altri anni.  Maggiori, forse. Ma ogni anno mi ritrovo a dire: mai bello come quest’anno. Anche se quest’anno c’è stato un motivo in più, per me, che mi ha fatto contenta. Oltre a rivedere i miei vecchi amici ( ciao, Ana Maria, Ermanno, Alessandro, Alberto, Loretta, Chiara, Edoardo) e a conoscerne di nuovi, la sera di venerdì mi ha fatto compagnia anche un caro amico di Bologna, e mi ha fatto proprio piacere, perché erano anni che… non facevo proseliti fra i miei amici abituali.
 
Senza dubbio il merito della magia di Porretta va a Graziano Uliani, alla sua grande costanza, alla sua grande capacità di invitare artisti che, nel loro campo, sono eccezionali. Miti del soul, voci splendide, band di altissimo livello. Ospiti nuovi, ospiti che ritornano. Come quest’anno sono ritornate, fra gli altri,  due regine del soul: Tony Green (la si ascolta una volta e la sua voce non la si dimentica più), e lei, la minuta, straordinaria Sugar Pie de Santo, uno spettacolo non solo ascoltarla, ma guardare la sua esibizione. Sugar (settantasei anni) salta, fa le capriole, contorce quel suo piccolo corpo come se fosse di gomma, fa la “spaccata”. Ho saputo che è vegetariana, la Sugar. Che sia questo il segreto della sua agilità? Poi  fa smorfie, fregandosene se il suo aspetto, con quelle smorfie, non migliora certo.  Sugar: un concentrato di comunicatività e simpatia. Spero di rivederla ancora tante volte, a Porretta.
Comunque se volete avere un quadro completo dell'evento, potete andare sul sito ufficiale del Festival

QUI
e, grazie all'emittente bolognese  Lepida Tv   ,che ha registrato tutte e quattro le serate, sarà un po’ come se ci fosse stati anche voi. Che poi non è vero: perché esserci è davvero tutta un’altra cosa. Infatti non mi stancherò mai di dirvi: se amate la musica, se amate il soul,  se amate il rhythm&blues, almeno una volta nella vita dovete andare a Porretta. Il prossimo anno è il venticinquesimo, e chissà che sorprese ci regalerà Graziano Uliani!

Ma volevo aggiungere un’ultima cosa. Nonostante i grandi miti presenti, bravissimi e indubbiamente tutti fuori classe, se esistesse una sorta di Grammy Award da assegnare agli ospiti del Festival e io facessi parte della giuria, non avrei dubbi: voterei con molta determinazione per Alessandra De Maria, cantante della band bolognese Blue train,P1200216 e non certo per ragioni di campanilismo.  L’ho ascoltata domenica in Piazza della Libertà, dove era allestito il palco “diurno” del Festival.  Una voce sorprendente, quella di Alessandra De Maria,  che cercherò di descrivere non con un linguaggio tecnico, che non conosco, ma con quello dell’orecchio e del cuore: aggressiva e dolce, acuta e profonda, graffiante e morbida, vibrante e ferma. Quando, accompagnata dalla sua band (molto bravi anche loro) inizia a cantare "(Sittin 'On) The Dock Of The Bay", che è forse la mia preferita in questo genere musicale, mi vengono i brividi. Poi, finisce con "Respect": e  sono sicura che la grande Aretha,  se da qualche parte la stava ascoltando,  non abbia avuto niente da eccepire. Una voce (Alessandra De Maria) una Band (Blue train) da tenere d’occhio. Auguro loro che abbiano al più presto il successo che meritano.

Qui sotto il link per poter vedere la registrazione dell’ultima serata. Per cercare di capire bene l’atmosfera di condivisione, di emozione, di scambio da… anima ad anima, se non potete guardarla tutta, vi consiglio di portare il cursore su 1,31 (cioè dopo un’ora e 31 minuti di registrazione): gran finale, dove quasi tutti gli ospiti intonano insieme al pubblico, in un tempo che si dilata, e rende tutto magico e bello, "I've Gotta Get A Message To You", il vecchio successo dei Bee Gees.

Porretta soul Festival 2011: ultima sera

Bello bello bello! Vorrei essere ancora lì! (nonostante che, per essere stata seduta a terra per ore, sotto il palco, ora non riesco quasi più a muovermi: completamente invalida, insomma).

Una segnalazione, poi, che non ha niente a che fare con il Festival, ma che trovo urgente e importante linkare, perché può interessare tutti gli utenti di Facebook. Questa:
Letteratitudine: i pro e i contro di Facebook

 
 

 

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2 risposte a Porretta Soul Festival: 24' anno

  1. anonimo ha detto:

    Ti ringrazio di avermi dato l'occasione, dopo molti anni, di riassaporare le atmosfere, calde e comunque familiari, di uno dei più importanti festival internazionali di musica "dell'anima".
    Non aggiungo niente alle descrizioni che testimoniano la tua straordinaria passione; posso solo dire che a mia volta ho fatto proselitismo nella nostra città: sabato verso sera ho trasportato sul taxi un giovane, molto educato, che mi diceva che la sera spesso lascia la tv spenta per ascoltare musica: gli ho suggerito di cercare la trasmissione in diretta da Porretta fra i canali del digitale terrestre.

    Un caro saluto, un abbraccio e auguri di rimetterti presto in piena forma!
    Franz

  2. Soriana ha detto:

    Franz: Bravo, Franz! Le cose belle bisogna diffonderle, e tu, in questo sei bravissimo.
    E non mi devi ringraziare di nulla. È stato un piacere, per me,  condividere con te, ancora una volta, un evento denso di emozioni.
    Ti ringrazio per gli auguri e ricambio l’abbraccio.

    Milvia

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