Ultimamente sono molto stanca, una stanchezza che non è solo fisica. Dovrei fare tante cose, ma non concludo nulla, o quasi. Anche seguire il blog mi sembra un impegno troppo gravoso. Di idee ce ne sarebbero, di argomenti da discutere pure…Ma mi manca l’energia…
Vorrei essere immersa nel verde, stare distesa a leggere sotto un albero in una foresta, come quella della foto. Sempre, quando sono stanca, ho questo desiderio, quasi fame e sete di verde. Forse mi piacerebbe essere una pianta. Forse, perché la pianta ha radici.
Spero che questo periodo passi, non mi piaccio per niente, così come sono ora.
Quindi, perché non voglio chiudere il blog, questo no, mi accontento di post facili, di cose pescate qua e là, rubate nella rete, prese in prestito agli amici (che spero siano d’accordo…), di una miscellanea di parole, musiche, colori, movimento.
Come questa sera.
Note smorzate,
portate dal vento,
battiti di cuori,
sogni finiti.
E’ una musica lieve,
un suono
che viaggia nel tempo
sulle ali del ricordo.
Di chi un tempo ci fu,
di chi calcò
la nostra stessa terra,
è l’estremo epitaffio,
senz’ombra di tombe,
ignoti come lo siamo
a noi stessi, uomini
illusi d’aver vinto il tempo,
dimentichi di un passato lontano,
affondato nell’irrealtà di ogni giorno.
Ormai quelle ossa son polvere,
impalpabile come il ricordo,
che ci illuderemo di lasciare
ai posteri già nati senza memoria.
(Renzo Montagnoli – Canti celtici Edizioni Il Foglio 2007)
E adesso…miscellanea di video…
Buona fine settimana a tutti!
Se ti può consolare, cara Milvia, mi sento esattamente come te. Inconcludente, sempre stanca… avrei tante cose da fare ma non riesco a portarne a termine nessuna! E mi innervosisco perché mi accorgo di perdere tempo prezioso! Non riesco a scrivere, quasi nemmeno a leggere.
Capisco la tua fame e sete di verde… il desiderio di essere una pianta. La terra, le piante ci danno l’energia che a noi manca in questo periodo, sono una fonte costante. Prova a camminare scalza in un prato, appoggiati ad un albero per qualche minuto…
Speriamo che questo periodo passi presto. E per quanto riguarda il blog, qualsiasi cosa tu voglia donarci, andrà bene!
Un abbraccio forte,
Barbara
Quando hai tempo, leggi “Il casellante” di Andrea Camilleri 🙂
Cara Milvia, le cose che ti ha detto Barbara, i consigli che ti ha dato sono gli stessi che anche io avrei voluto darti. No, non prendere neanche in considerazione l’idea di chiudere il blog perchè, credo, per molti di noi è un “punto fermo” a cui fare riferimento per tantissimi motivi.
A me personalmente mancherebbe moltissimo.
Non lo farai, vero?
Per quanto riguarda la stanchezza, credo che una certa malinconia sia la discreta e costante compagna di tutte le persone dalla sensibilità particolarmente spiccata per via dello sguardo forse più vigile e profondo sul mondo. Un abbraccio solidale. Piera
Mi regalate sempre bellissime parole e condivisione, amiche care…E’ davvero incredibile come si possa trovare sostegno anche da persone che non si conoscono nella vita reale…Che poi, non è vero che non vi conosco: attraverso ciò che scrivete nei vostri blog ho imparato a conoscere la vostra anima. E questa è la cosa più importante.
E ringrazio tanto anche te, Annalisa (che conosco anche nella vita reale, ed è stato un bel conoscere) per il consiglio di lettura: non ho mai letto Camilleri, devo confessarlo. Ma, dopo aver letto il tuo commento, ho cercato in internet il contenuto del romanzo. E ho capito. Allora grazie, grazie di cuore. Sarà il mio primo incontro con questo scrittore .
Un abbraccio a tutte e tre e buonissima settimana.
Milvia