Due poesie, l'incipit di un romanzo, i trailer di due film: il mio modo per dare il benvenuto alla mia stagione preferita e per augurare a tutti (e a me stessa),
buona estate!
Estateâ¨â¨
di Pablo Neruda
Ardono i seminati,â¨
scricchiola il grano,â¨
insetti azzurri cercano ombra,â¨
tocccano il fresco.â¨
E a sera â¨
salgono mille stelle frescheâ¨
verso il cielo cupo.â¨
Son lucciole vagabonde.â¨
crepita senza bruciareâ¨
la notte dell'estate.
Senzazione
di Arthur Rimbaud
Le sere blu d'estate, andrò per i sentieri
graffiato dagli steli, sfiorando l'erba nuova:
ne sentirò freschezza, assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:
ma l'infinito amore l'anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano, lontano e vagabondo,
guardando la Natura, come un innamorato.
Incipit de La Bella estate
di Cesare Pavese
A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era cosí bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, e magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. – Siete sane, siete giovani, – dicevano, – siete ragazze, non avete pensieri, si capisce –. Eppure una di loro, quella Tina che era uscita zoppa dall'ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente, e una sera, trottando dietro gli altri, si era fermata e si era messa a piangere perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all'allegria.
E finisco con…
Buona giornata e buon inizio d’estate
Estate
Alle sei del mattino c'è all'improvviso
la frana fragorosa di vetri rotti
che svuotano – a quest'ora ?- la campana
della raccolta differenziata.
Il primo caffè ha come sottofondo musicale
il lamento urlato delle motoseghe
cui risponde orribile e letale
il martello pneumatico a perforar cervelli
che d'estate la città è un cantiere generale.
Lampi pugnalano gli occhi da lamiere e lunotti
di auto incolonnate che ruggiscono
ai semafori sbuffando rabbiose veleni
all'odore di acido solforico.
Il bus è un forno crematorio oppure
una gelida cella mortuaria.
Un sole inclemente toglie il fiato
già di primo mattino riflesso
e potenziato dal cemento.
Caldo rumore polveri stordiscono,
a volte ammmazzano.
E' l'effetto isola di calore urbano, baby.
Quanti vecchi ammazzerà quest'estate?
La notte chiudi tutte le finestre anche se
dormire non dormi
e sudi, sudi soltanto tra lenzuola gualcite
che i furti in appartamento sono aumento
e i ladri hanno una copia delle chiavi
o si arrampicano lungo le tubature del gas
o si calano dal tetto con attrezzature alpinistiche
complete di caschetto.
Ebbene, sì, confesso.
Sono io l'autore anonimo del poemetto.
In ogni caso, buona estate, Milvia
Mirella
Laudato sie, mi Signore, con tutte le tue creature,
spezialmente messer lo frate Sole,
lo qual è iorno, e allumini noi per lui.
Ed ello è bello e radiante cun grande splendore:
de te, Altissimo, porta significazione.
Francesco d'Assisi
buona estate!!!
Ottimi auguri per una nuova estate e belle in particolare le due poesie.
Adriano Maini
Piero: Buona, lunga, splendente estate a te, Piero. Grazie!
Milvia
Mirella: il tuo poemetto mi ricorda certe poesie americane. Dal punto di vista letterario, mi piace, Mirellina… Ma…. madonna! Neppure qualcosa di positivo, ci trovi, nelle giornate estive??? Pensa un po’: io, nelle giornate estive, non ci trovo niente di negativo. Ma ti voglio bene ugualmente…
Milvia
Margaret: Io, che non amo troppo i Santi (e neppure i fanti), provo da sempre una forte simpatia per Santo Francesco. Come non ringraziarti, quindi, con un abbraccio forte, e augurarti una stagione rilassante e serena?
Milvia
Adriano: Grazie, Adriano! Se penso al bel paesaggio che ti circonda… mi sale un filo di invidia (invidia buona…). Deve essere ancora più bella, l’estate, lì dove vivi. E forse, quindi, gli auguri potrebbero parere superflui. Ma te lo dico ugualmente: Buona estate!
Milvia
L'ho scritta proprio in polemica con te, io che soffro il caldo, e tu che non ne hai mai abbastanza, la poesiola!
Ciao Milvietta e ancora buona estate.
Mirella
Mirella: vero, vero! Non ne ho mai abbastanza del caldo e dell’estate. Vorrei un’estate permanente!
Milvia