Forse non serve a nulla. Forse, raccogliendo l’invito lanciato dal Popolo Viola a pubblicare oggi un post dedicato a Rossella Urru, sto solo seguendo la strada dell’emotività. Senza dubbio non saranno dieci, cento, o anche mille blogger a contribuire alla liberazione della giovane cooperante sarda rapita da un comando la notte fra il 22 e il 23 ottobre scorso, nel campo profughi Saharawi di Raduni (che raccoglie principalmente donne e bambini), dove Rossella si occupava dei rifornimenti alimentari.
Forse non serve a nulla, scrivere un post. Ma forse sì: internet, i blog, i social network sono strumenti che, se ben utilizzati, possono diventare riflettori potenti per illuminare zone che troppo spesso i media tradizionali tengono nell’ombra. E possono essere sassi gettati nello stagno, che producono cerchi concentrici sempre più ampi; come leggo su “Volontari per lo sviluppo” : … non basta iscriversi a un social network per cambiare il mondo, ma, un “mi piace” dopo l’altro, anche i nostri piccoli progetti possono approdare a un grande pubblico.
Aderisco quindi a questo Bloggin day in favore di Rossella Urru, molto volentieri. Lo faccio segnalando il sito “Rossella Urru”, e due post del blog del popolo viola: questo e questo e un articolo del Post
Voglio anche segnalare un post di AlterPensiero, in cui vengono elencati i nomi di tutti i nostri connazionali (undici in tutto) che si trovano ancora in ostaggio dei loro rapitori.
Liberiamo Rossella, liberiamoli tutti. Solidarietà a loro e a tutte le loro famiglie che non oso neppure immaginare quale incubo, da mesi, stiano vivendo.
Questo è un video dedicato a Rossella
L’immagine iniziale l’ho prelevata da Ogginotizie
Nel condividere una incoercibile diffidenza per “le magnifiche sorti e progressive” sulle quali ironizzava Leopardi già un paio di secoli fa, dobbiamo fare un’eccezione per la Rete (e lo so che rischio di ripetermi, ma repetita juvant et omissa nocent): già nel commento al tuo precedente post ho parlato di un web che permette di moltiplicare le voci (non semplicemente sommarle).
Senza la Rete forse Mubarak sarebbe ancora al suo posto; forse ai referendum non ci sarebbe stato il quorum; e forse De Magistris e Pisapia non avrebbero vinto, e Beppe Grillo al massimo farebbe “Te lo do io lo share” su Rai3. Scusa se è poco.
La Rete bene comune… Senza dubbio una delle “invenzioni” più positive degli ultimi anni.
Buon marzo, Luca. Attendendo primavera.
Sacrosanta emotività, direi!
A volte mi viene il dubbio di essere condizionata da quello che ascolto, che leggo, che vedo. È un periodo di così grande confusione, questo, che trovare la giusta strada è sempre più difficile.
Buon mese di rinnovamento, Adriano.