Venerdì partirò per Matera, per assistere alla festa della mia Radio (R maiuscola!) preferita, e anche unica.
Non ho molto tempo per scrivere un post dettagliato (devo terminare di scrivere il romanzo… 🙂 ) che esprima la mia gratitudine per questa Radio che mi fa compagnia ogni giorno. Ma ho buttato giù qualche verso, non certo di qualità, ma la fretta (e anche la mia incapacità poetica) non aiuta.
Una piccola, piccolissima cosa per dire: Grazie, Radio Tre!
Evviva Radio Tre!
Ascoltare Radio Tre frequentemente
è buona medicina per la mente:
con libri e musica di alto livello,
e con inchieste di ottimo spessore
ripulisce lo stanco cervello
da scorie che fanno ormai solo rumore.
Evviva RadioTre e i suoi autori
e i conduttori e i tecnici zelanti
e i curatori e il bravo direttore
ed i registi e tutti tutti quanti,
ché tutti quanti sono nel mio cuore.
Qui sotto qualche link che può essere utile, per finire poi con la musica. A lunedì! (e ascoltate la diretta di Materadio! Fra gli applausi del pubblico ci sarà anche il mio).
Sigla di Tutta la città ne parla
Sigla di Fahrenheit (nella versione di J.Coltrane)
ma che carina!! Buona Materadio!!
maria
Grazie, Maria cara! Magari, un altro anno, mi farai compagnia…
Mi piace questo tuo testo solo apparentemente leggero, e mi coinvolge molto il tuo affettuoso e sincero apprezzamento per Radio Tre, che regala programmi belli, intelligenti e di grande spessore umano e culturale. Condivido la tua stima.
Ciao, carissima, buon viaggio!
Piera
Mi fa piacere, carissima Piera, che anche tu apprezzi RadioTre. Una vera oasi fra media che non contribuiscono certo a una rinascita culturale ed etica del nostro paese.
Un abbraccio!
Da un Polo letterario all’altro, cara Milvia, sei una globe-trotter speciale, complimenti
Aspettiamo tue notizie, a parte questa di Radio Tre, credo la più ascoltata, con la tua poesia che la dice tutta
Ciao!
Gavino
Ciao, Gavino! Senz’altro Radio Tre è la più ascoltata da me…
Pensavo di vederti a Seneghe…
Ciao!
Sono latitante, per certi versi, ma un giorno o l’altro ci incontreremo, di sicuro
Ciao Milvia
La metrica della tua poesiola non mi permetterei mai, meppure sotto tortura, di definirla zoppicante, diciamo piuttosto nervosa. Mentre il gioioso tono da Corriere dei Piccoli che scorre lungo questi semplici ma sentiti versi esalta la bambina curiosa che dorme dentro di te e ogni tanto si risveglia, si stiracchia e decide di divertirsi un po’.
E che le mattinate materane, specie se precedute da riposanti notti sul materasso, ti forniscano materiale per nuovi posts (con la esse, son più d’uno) matematicamente maturi.
Buon viaggio.
La metrica zoppicante delle mie povere rime, mi assomiglia molto, Luca caro. La bambina curiosa resiste, ma, con una manina un po’ sudata, tiene dietro la schiena una bandiera bianca di resa, pronta a sventolare mollemente davanti a orchi che la vogliono divorare.
Buon soggiorno nella tua bellissima città, caro amico.
Radio Tre forever 😉
Buona Materadio!
(orsù, torna 🙂 )
Eccomi, sono tornata!
Milvia… forever!
Grazie per l’augurio precedente, Annalisa. È stato tutto fantastico.
Ciao!