Remo Bassini e il suo "Vicolo del precipizio": impronte indelebili

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Ci sono dei libri che non sono fatti di carta e inchiostro, ma di carne e di cuore che batte.
Lo senti, il battito del cuore, a mano a mano che procedi nella lettura. È una sorta di magia, e ti sembra che le parole scritte abbiano dita che ti affondano in mezzo al petto e ti lasciano impronte indelebili.
Ci sono dei libri per i quali non vorresti mai arrivare all’ultimo capitolo, perché le persone che stanno dentro le pagine, e che non riesci a chiamare personaggi, sono diventate  compagni e compagne della tua vita
Ci sono dei libri che sono incontri.
Ci sono dei libri che non vorresti lasciare.
Ci sono dei libri che non riesci a riporre.

C’è un libro, che sta sulla mia scrivania, che ancora non ho riposto nella libreria, anche se ne ho già terminata la lettura, che risponde molto bene a quanto ho scritto.  Il suo titolo è “Vicolo del precipizio” e il suo autore è Remo Bassini.
Lo tengo qui, e ogni tanto lo apro e sento il battito del cuore di Tiziano, e di Mimma, e di tutte le donne e gli uomini che sono racchiusi nelle sue pagine. E sento il fluire del sangue nelle loro vene.
E i loro ricordi diventano i miei, come se io stessa avessi vissuto con loro a Cortona,  come se mi fossi anch’io trasferita a Torino, come ha fatto Tiziano. Come se, anch’io, come  Tiziano, me ne stessi a scrivere al computer su un terrazzino nelle notti estive (cosa che, per coincidenza, mi capita veramente di fare, durante l’estate).
Un romanzo davvero singolare, "Vicolo del precipizio", e, sì, devo proprio dirlo, un romanzo bellissimo.

Mi devo rammaricare ancora una volta con me stessa per non aver la capacità di tradurre con parole adeguate, da critico letterario, le sensazioni che la lettura di un libro mi provoca. Particolarmente mi dispiace in questa occasione, perché, senza  togliere nulla al valore dei suoi precedenti romanzi,  considero "Vicolo del precipizio" il migliore fra quelli che l’autore ha pubblicato fino ad ora.
Non dirò né della trama, né della struttura particolare del libro. Vi lascio dei link per raggiungere testi scritti da  persone  più qualificate di me che ve le raccontano. E troverete anche un’intervista all’autore. Dico solo che l'ultimo romanzo di Remo Bassini  è un libro che non si può fare a meno di leggere. E che lascerà anche dentro di voi impronte indelebili.

 “Le cose, per farsele piacere, bisogna lasciarle”, scrive Tiziano. Per questo libro, però, non è così: questo libro, piace senza aver bisogno di lasciarlo. Anzi, se lo leggete, lo terrete accanto per sempre, e, per sempre, vi piacerà.

Questo post è, come avrete capito, anche la soluzione della domandina che vi avevo fatto nel post precedente…. E brava Mirella che aveva indovinato!

Concludo con un’informazione, che riguarda in particolar modo gli abitanti di Bologna e dintorni: sarebbe molto bello che fossimo in tanti a partecipare alla presentazione di

“Vicolo del precipizio”

e a essere, anche se per poche ore,  allievi del suo autore.

Sabato 3 dicembre 2011, alle ore 18, a  Bologna presso la Libreria Melbookstore, via Rizzoli 18, Antonio Paolacci incontra Remo Bassini in occasione della pubblicazione del suo nuovo romanzo: “Vicolo del precipizio”  edito da Perdisa pop e in uscita il prossimo 9 novembre.
Alle ore 16, sempre presso la libreria, Remo Bassini terrà il laboratorio di Scrittura:
“Le strade della scrittura (come le intendeva Giuseppe Pontiggia)”
Il pomeriggio si concluderà con un aperitivo/degustazione con i vini della tenuta agricola Palazzona di Maggio, Ozzano dell'Emilia

Recensioni e intervista:

La poesia e lo spirito
Fuori le mura
Nadia Turizzani
Intervista

Vicolo del Precipizio Perdisa Pop collana I corsari
Remo Bassini
Prezzo euro 14,00
Pagine 200
Isbn 978-88-8372-556-2
"Devo confessare che un po’ lo invidio Remo Bassini. Riuscire, come fa lui, a trasfigurare le nostre zozzerie quotidiane in forma di romanzo aiuta a respirare e a vivere meglio."
Marco Travaglio

Che sarà (Paese mio che stai sulla collina): Josè Feliciano 

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6 risposte a Remo Bassini e il suo "Vicolo del precipizio": impronte indelebili

  1. anonimo ha detto:

    Mi piace da matti il tuo blog. anche se non ti ho mai scritto da quando sono entrata per caso la prima volta tutti i giorni passo. Mi spiacerebbe perderti visto che la piattaforma chiude al più presto. Un abbraccio Raffaella

  2. anonimo ha detto:

    Ero comunque intenzionata a leggerlo l'ulrimo romanzo di Remo Bassini, ma dopo aver letto la tua recensione, lo faccio subito subitissimo.
    Ciao.
    Mirella

  3. anonimo ha detto:

    Grazie carissima Milvia. Un abbraccio a te e un saluto a tutti quelli che passano di qui.

  4. Soriana ha detto:

    Raffaella: Grazie, le tue parole mi fanno tantissimo piacere. Come puoi vedere nell’ultimo post, che ho appena pubblicato, accenno al mio trasloco. E darò indicazioni più precise prima di andarmene. Sarò contenta se tu continuerai a seguirmi. Una curiosità: ci conosciamo anche di persona?
    Ricambio volentieri l’abbraccio, cara Raffaella.
    E a presto.

    Milvia

  5. Soriana ha detto:

    Mirella: E sabato, al corso e alla presentazione, mi raccomando!
    Bacio, Mirellina!

    Milvia

  6. Soriana ha detto:

    Remo: Grazie a te, Remo carissimo, per aver scritto un libro così bello.
    Ti abbraccio anch’io.

    Milvia

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